Reinventatosi come skipper e istruttore subacqueo, nel 2004 ha rischiato la vita per una grave embolia durante un’immersione a Sharm El Sheik e da allora è costretto a una disabilità che è solo motoria. Per mare e per terra promuove infatti la cultura sportiva come efficace antidoto ai limiti determinati da problemi fisici. Nel frattempo si è dato nuovamente all’agonismo, gareggiando nel dressage alla Paralimpiade di Rio 2016.
E dopo quell’esperienza è passato… dall’altra parte, in qualità di capo equipedella squadra azzurra di paradressage a Tokyo 2021.
Adesso invece la Fise, ecco l’ennesima carriera, gli ha affidato un nuovo incarico, in occasione dei FEI World Championships di concorso completo e attacchi ai Pratoni del Vivaro.
«Ormai sono quasi vent’anni, che mi scontro con le problematiche legate alla disabilità, e in particolare negli ambienti sportivi. Ovviamente non da atleta, nel periodo agonistico da paralimpico, quanto piuttosto per tutto quello che riguarda l’accoglienza e la sistemazione delle persone disabili o con limitazioni fisiche di vario genere. E io credo che si possa partire proprio dalle manifestazioni sportive per avere risultati concreti, sotto questo aspetto, anche nella vita di tutti i giorni, oltre che in occasione di altri eventi, musicali, culturali o di altro tipo. Bastano poche accortezze per cambiare la vita a molte persone».
È un'esperienza particolarmente importante ed emozionante per Acerbi: «Agonisticamente sono nato, vissuto e cresciuto ai Pratoni. E proprio per questo sono anche una guida speciale: ho accompagnato chi era interessato a scoprire il percorso del cross country e qualcosa in più su questa bellissima specialità, come pure quello della maratona per gli attacchi. Per il resto, per tutti i visitatori ‘speciali’ è stata predisposta un’accoglienza riservata con una biglietteria dedicata. I loro dati sono stati già raccolti in precedenza, in modo arrivare direttamente al parcheggio riservato con il personale contrassegno. Abbiamo reso accessibili le varie strutture, mettendo a disposizione anche una parte di tribuna sul campo Posillipo e ancora tre punti di osservazione sul percorso di cross e maratona. Infine è stato disponibile un servizio di golf car-navette (cinque, sponsorizzate da KEP Italia, azienda sempre molto attiva in tema di supporto alla disabilità – ndr) con diverse soste all’interno del Villaggio».