Roma, 31 agosto 2021 - L’Italia, campione d’Europa 2019, è pronta ad affrontare la rassegna continentale.
Nota nel mondo come
European Working Equitation Championship, sarà in programma a
Le Pouget (Francia) dal 10 al 12 settembre 2021.
Due le rappresentative azzurre selezionate dalla commissione tecnica federale convocata dal CT
Luca De Rosa e dal responsabile nazionale della monta da lavoro
Aldo Capovilla.
Per il titolo senior sono in partenza
Renzo Bersaglia (Ombromanto),
Luca Corrado (Mr Kreb),
Chiara Grillini (campionessa europea uscente, in sella a Cutter Honey Taris),
David Jimenez Romero (M.Ragno Del Belagaio),
Paolo Sensi (M. Ultimo Baio) e
Marco Tompetrini (Heroi).
I convocati per la sfida junior sono:
Giacomo Bacchi (Fiore),
Anna Cadau (Red Crown),
Susi Maria Assunta Calafiore (Grampasso),
Stefano Della Corte (campione europeo uscente, in sella alla Tolfetana
Laika),
Agnese Palombi (Ilenia) e
Clara Santomauro (Simchic).
Il team Italia del working equitation è campione europeo uscente.
LA DISCIPLINA: DAL LAVORO CON IL BESTIAME ALLA VITTORIA CONTRO BUFFALO BILL
La monta da lavoro è una disciplina sportiva che nasce da una delle più antiche tradizioni che legano il cavallo all’uomo, le cui abilità equestri rendevano possibile lo smistamento del bestiame e la sua sopravvivenza.
L’Italia ha in questa disciplina una tradizione secolare che è culminata, alla fine dell’Ottocento, nella vittoria dei butteri laziali contro i cowboy di Buffalo Bill.
Teatro di sfida, la zona di Roma oggi conosciuta come quartiere Prati.
LA COMPETIZIONE IN QUATTRO PROVE
Quattro le prove di gara:
attitudine (esecuzione di un percorso con diversi ostacoli dove vengono giudicati la fluidità dei movimenti, la regolarità dell'andatura e la precisione dell'esecuzione delle difficoltà previste),
addestramento (esecuzione in rettangolo sottoposta a punteggi in base alla precisione e ai movimenti),
Gimkana (che prevede il superamento di ostacoli in un percorso a tempo) e lo
sbrancamento vitelli (il cavaliere ha 90" per selezionare e sbrancare il vitello assegnato e portarlo al di là della linea bianca).
“Si tratta - ha dichiarato
Mauro Checcoli, Commissario Straordinario della Fitretec-Ante - di una disciplina che favorisce la valorizzazione del cavallo, in particolare quello allevato in biodiversità, come risorsa del patrimonio italiano. Peculiarità che rappresenta pienamente una delle mission perseguite dalla Fitretec-Ante”.
Comunicato stampa di Daniela Cursi per
Fitetrec-Ante