Hickstead: Germania OK, Italia KO

Gli azzurri centrano comunque l’obiettivo più importante: la permanenza nella Prima Divisione europea di Coppa delle Nazioni per il 2017, anche se il risultato della gara odierna ci vede all’ultimo posto. De Luca racconta l’infortunio a Ensor de Litrange

Hickstead, luglio 2016 – Non è andata bene. Anzi: è andata molto male. Dopo la gioia di Dublino passiamo alla tristezza di Hickstead con una squadra che modificata di un solo quarto ha chiuso la Coppa delle Nazioni dello Csio di Gran Bretagna con un pesantissimo passivo di 28 penalità, la maggior parte delle quali – 24 – accumulate nella seconda manche. Però la nota positiva è che nonostante questo ultimo posto odierno (condiviso con l’Olanda) l’Italia rimane nella Prima Divisione europea di Coppa delle Nazioni nel 2017, essendosi classificata al 7° posto finale del circuito Furusiyya di questo 2016 evitando così la retrocessione. Ancora una volta dobbiamo celebrare il trionfo azzurro di Dublino…

Detto ciò, per rimanere alla pari con la formidabile Germania di oggi ci sarebbe voluto un risultato come quello di sette giorni fa. I tedeschi hanno vinto da dominatori; Ludger Beerbaum addirittura ha conquistato la vittoria senza nemmeno dover scendere in campo… Noi invece abbiamo fatto una prima manche positiva e una seconda in tracollo. Con anche la nota assai dolente dell’infortunio di Ensor de Litrange, il cavallo di Lorenzo de Luca, l’eroe di Dublino, nella seconda manche dopo il sontuoso netto nella prima. Mentre si scrivono queste righe è impossibile stimare l’entità del danno subito dal cavallo: saranno necessari ulteriori accertamenti. “Dopo il primo errore mi sono accorto che qualcosa non funzionava”, racconta un po’ abbacchiato Lorenzo de Luca, “ma ho comunque continuato, però ho avuto conferma del fatto che Ensor non era normale con il secondo errore; forse mi sarei dovuto ritirare lì, ma non è facile prendere decisioni simili, in quella situazione, con quella pressione addosso, con quella rapidità… Però dopo aver saltato la seconda gabbia e aver fatto il terzo errore non ho più avuto dubbi, così mi sono fermato. Domani vedremo: faremo altri esami e ne sapremo di più; al momento sembrerebbe solo uno strappo e nulla che riguardi i tendini: speriamo bene… ”. Certo, speriamo: anche perché abbiamo potuto eloquentemente apprezzare il valore del binomio che Lorenzo e Ensor compongono insieme.

Piergiorgio Bucci su Casallo ha commesso un errore (sulla riviera) nella prima manche e due nella seconda; Emilio Bicocchi su Ares uno nella prima e due nella seconda; Gianni Govoni su Antonio ha portato a termine un eccellente netto nella prima e poi due errori nella seconda. Ma proprio quest’ultimo binomio rappresenta una buona notizia: questa era la prima Coppa delle Nazioni in assoluto per loro insieme e l’esito finale non può che essere giudicato positivamente. Antonio non è un cavallo facile e averlo confermato in una simile situazione sia agonistica sia… ambientale – diciamo – è molto importante per il salto ostacoli azzurro; in più, riavere in Coppa delle Nazioni un campione come Gianni Govoni può solo far felici sia gli appassionati sia gli addetti ai lavori.

Possiamo dire forse che nei cavalli c’è stata un po’ di stanchezza a soli quattro giorni di distanza da un impegno come quello di Dublino? “Casallo nel secondo giro era proprio cotto”, conferma Piergiorgio Bucci. “Nella prima manche ho fatto un errore io sulla riviera, ma nella seconda il cavallo era proprio giù poveretto, Tant’è vero che avrei avuto in programma il concorso di Valkenswaard la settimana prossima, ma ci rinuncio perché Casallo adesso si merita proprio un bel po’ di riposo”. Emilio Bicocchi è più o meno d’accordo: “Mah, io sono un po’ fatalista: quando deve andar male va male. E’ vero che sia il campo di Dublino sia questo di Hickstead sono molto grandi e quindi impegnativi da un punto di vista fisico; forse oggi ci è mancata un po’ di freschezza, questo sì, non si può negare”. In effetti è un problema di cui siamo tutti ben consapevoli: a noi mancano ricambi – a livello di binomi da utilizzare adesso e ora – all’altezza delle cosiddette prime scelte. E quando i migliori cavalli vengono utilizzati con frequenza è inevitabile che vi siano delle flessioni. Comunque: l’obiettivo primario è stato raggiunto. Che i nostri cavalli e i nostri cavalieri siano di alto valore internazionale lo abbiamo verificato. Questa doppia trasferta Dublino / Hickstead al di là dei trionfalismi dell’un caso e delle depressioni dell’altro è stata molto positiva: ci ha detto molto. E su questo molto bisogna lavorare.

29 luglio 2016

LA CLASSIFICA DELLA COPPA DELLE NAZIONI FURUSIYYA

http://results.hippodata.de/2016/1201/docs/12_furusiyya_fei_nations_round_b_resultsteam.pdf