Ippica: centottanta giorni per sgomberare Capannelle

Centottanta giorni per sgomberare l’ippodromo di Capannelle. È questa la pesante intimazione lanciata dal Comune di Roma alla società HippoGroup dopo aver rigettato la domanda di proroga per il 2018.

Roma, 23 novembre 2017Centottanta giorni per sgomberare l’ippodromo di Capannelle. È questa la pesante intimazione lanciata dal Comune di Roma alla società HippoGroup dopo aver rigettato la domanda di proroga per il 2018.

Entro il 15 maggio, dunque, si devono far le valige per lasciare libero l’ultimo ippodromo romano rimasto. Dopo il saluto a Tor Di Valle con questa intimazione del Comune di Roma la Capitale potrebbe definitivamente dire addio all’ippica. Dire addio a questo comparto significa per molte famiglie dire addio a uno stipendio, per molti cavalli dire addio a un box, eppure questa notifica arriva a pochissimi giorni dalle dichiarazioni dell’assessore Daniele Frongia Assessore Sport, Politiche Giovanili, Grandi Eventi di Roma: “Ieri abbiamo incontrato i membri della Direzione Generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e abbiamo convenuto di garantire per il 2018 il regolare svolgimento delle gare e dei concorsi ippici all’Ippodromo delle Capannelle. Con il Ministero abbiamo condiviso il comune interesse a garantire che Roma resti un punto di riferimento per circuiti nazionali e internazionali dell’ippica”.

Incongurenze che hanno lasciato basiti tutti i presenti all’incontro di oggi presso la club house dell’ippodromo romano dal titolo “Come salvare Capannelle – Ruoli e responsabilità”.

Elio Pautasso ha spiegato agli addetti ai lavori e alla stampa presente: “Non so dire come farà il Ministero a inserire da Gennaio l’ippodromo di Capannelle nel calendario corse che, per inciso, ha già dato le giornate“. Continua il direttore di Capannelle: “Voglio sottolineare che se andrà avanti quanto chiede il Comune ci sarà un problema di sicurezza, dato che abbiamo vicino due campi rom e quindi l’ingresso di persone esterne se mancherà il controllo sull’impianto sarà molto più facile. Poi ci sono box abusivi qui dentro, con circa 90 persone che vivono all’interno dell’impianto e vorremmo capire come Roma Capitale potrà intervenire per gestire tutta questa situazione“.