Messico, carne di cavallo contro la crisi economica

Ma l’idea degli allevatori deve fare i conti con la cultura locale: il cavallo qui non è mai stato considerato un alimento

Ciudad Victoria, agosto 2015 – Paese che vai, abitudini alimentari che trovi: e se in Italia si fanno le petizioni per proibire la macellazione dei cavalli a scopo alimentare, in Messico si pensa a come convincere i cittadini a mangiarla, visto che costa molto meno di quella bovina.

Nello stato di Tamaulipas, in particolare, i leader delle locali associazioni di allevatori di bestiame stanno ragionando sulla possibilità di introdurre nell’uso alimentare dei concittadini la carne equina: il paese sta attraversando un momento economico molto difficile e il cavallo potrebbe essere una risorsa di proteine sane a basso prezzo.

Unico ostacolo la resistenza dei messicani a mangiare i cavalli, che non sono mai stati considerati un alimento abituale: manca la cultura dell’ippofagia riconoscono i fautori di questa auspicata conversione alimentare, e non sono per niente certi che la mera convenienza economica convincerebbe i messicani alla bistecca di puledro.

Que viva Mexico: anche perché, secondo le stesse fonti, la scorta nazionale di cavalli macellabili durerebbe solo un anno e poi si dovrebe cominciare ad importarne dall’estero per la bisogna – e qui si corre il rischio di perdere ogni convenienza economica, aggiungiamo noi.

Vedremo se l’idea dell’hamburger equino è proprio made in Mexico o è stata suggerita da qualche nazione vicina con abbondanza di cavalli macellabili: nel qual caso, risorgerà Pancho Villa? quién sabe…

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20 agosto 2015