Rho, parla il sindaco: è stata una fatalità, non useremo più i cavalli per la sfilata

La ventesima edizione della sfilata in costume per il Palio di Rho sfiora la tragedia per un cavallo imbizzarrito: ma il percorso non era transennato

Agenzia OMNIMILANO

Milano, ottobre 2015 – “Sono ancora scioccato da quanto accaduto durante il Palio di Rho. La festa si è trasformata in una tragedia con quattro feriti. Il più grave, un anziano signore di 85 giorni, è in fin di vita. Voglio anzitutto esprimere, a nome di tutta la Città, la mia vicinanza ai suoi familiari ed alle altre persone rimaste ferite”.

Così il Sindaco di Rho, Pietro Romano, dopo l’incidente al Palio di Rho interviene sulla vicenda. “Questa – scrive in una nota – è davvero una tragedia difficile da spiegare e soprattutto da accettare. Quello che è certo è che fatti del genere non dovranno più accadere e non sarà quindi più consentito l’uso dei cavalli nelle prossime edizioni del Palio e nelle altre manifestazioni. Questa era la ventesima edizione del Palio, che come ogni anno è stato organizzato da una Associazione che si è occupata anche di noleggiare i cavalli da un maneggio. Ogni cavallo era accompagnato e portato alla briglia o dal proprietario o da personale esperto del maneggio. La sfilata storica stava proseguendo senza alcun problema fino a quando un cavallo, proprio sotto il palco della giuria, si è improvvisamente agitato senza alcun motivo apparente. Sfuggito alla custodia del suo responsabile ha cominciato a correre lungo via Madonna disarcionando la figurante che lo montava e ferendo 4 persone e creando panico.  

A quel punto ho fatto ovviamente sospendere la manifestazione per consentire l’immediato intervento dei soccorsi, che sono arrivati dopo pochi minuti. Da quanto ho potuto poi apprendere dagli organizzatori del Palio, quel cavallo era stato scelto proprio perché era già stato utilizzato in numerose sfilate storiche in varie Città senza aver mai dato problemi e perché era abituato anche ad essere montato da bambini. La persona, che lo conduceva, era un’esperta di equitazione ed era abituata a montare e condurre in sfilate storiche proprio quel cavallo. Del resto in queste manifestazioni, che si svolgono nei centri storici delle Città, i cavalli sono sempre utilizzati e non si sono mai verificati incidenti come quello di domenica.

Quanto alla sicurezza, le procedure seguite sono state identiche a quelle degli altri 19 anni precedenti. A maggior garanzia non erano presenti i soli Vigili, ma anche la Protezione Civile a presidio del percorso, l’ambulanza per i casi di emergenza. Da un punto di vista più strettamente tecnico il Comando di Polizia Locale mi ha confermato di aver valutato, che non era possibile né opportuno transennare il percorso. Non solo per l’imprevedibilità dell’incidente accaduto, ma soprattutto perché le transenne hanno il solo scopo di evitare che le persone invadano il percorso di una manifestazione, ma sono del tutto inidonee a proteggere gli spettatori da incidenti e tanto meno dall’urto di un cavallo in corsa. Inoltre le transenne avrebbero impedito qualunque via di fuga a tutte le numerose persone, che si trovavano all’interno del corteo ed avrebbero rallentato l’eventuale accesso dei mezzi di soccorso in caso di necessità. Queste valutazioni sono state confermate anche dopo l’incidente è stato davvero imprevedibile.”

14 ottobre 2015