Lazio: sbranato pony di Esperia, ma non sono stati i lupi

In zona Campo Serianni un puledro di pony di Esperia è stato predato da un branco, presumibilmente di cani rinselvatichiti e incrociati coi lupi

Un pony di Esperia al pascolo, da Arsial
Latina, 19 luglio 2022 – Questa volta non si può gridare ‘al lupo, al lupo’.

E’ Francesco Mattei, proprietario e allevatore del pony di Esperia sbranato due notti fa a Campo Serianni a precisarlo.

Per lui sono stati cani rinslevatichiti e incrociati coi lupi ad aver sbranato uno dei suoi cavallini.

Mattei ha riferito che si tratta dell’ennesimo caso in pochissimo tempo,  di aver visto nei giorni scorsi il branco nella sua zona e di averli sentiti abbaiare.

I predatori sono poi entrati nel recinto dove tiene i suoi pony, hanno preso un puledro e “lo hanno trascinato per un chilometro e mezzo verso la sommità della montagna” dove è stato poi fatto a brani.

Mattei alleva pony di Esperia da tre generazioni.

L’attacco dei predanti al bestiame di allevamento è da alcuni anni un tema molto dibattuto.

Molto recentemente Arsial, nell’ambito della misura 10.2.1, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università di Viterbo ha realizzato uno studio sul Pony di Esperia, con l’intento di valutarne l’impiego nella prevenzione di incendi sui versanti più a rischio dei Monti Ausoni-Aurunci. Lo studio è basato sulle abitudini alimentari del Pony di Esperia, che in virtù della sua particolare rusticità è predisposto ad alimentarsi anche di arbusti e vegetazione di scarso valore nutritivo, come ad esempio l’ampelodesma, tipico degli Ausoni e degli Aurunci, poco appetibile dalle altre razze.
Qui la fonte della notizia, da Latina Oggi