Il Presidente Mattarella, la cultura e i cavalli


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Roma, 3 febbraio 2022 - Oggi  il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha prestato il suo giuramento, per la seconda volta.
A rendere solenne l'occasione anche il cerimoniale previsto in questi casi dal Quirinale: livree, divise, saluti militari e discorsi ufficiali, cavalli e fanfare, musica e applausi. La cerimonia di insediamento è stata seguitissima sui media, e commentata di conseguenza. Tra i tanti, abbiamo apprezzato in modo particolare le parole del professor Louis Godart, per diversi anni Consulente del Presidente della Repubblica per la conservazione del Patrimonio Artistico.
Che ha rilevato e sottolineato quanto sia importante lo sfondo culturale di Roma, e quindi dell'Italia, per dare il senso di maestà dello Stato.
E noi, se permettete, dentro la cultura ci facciamo stare anche la protezione delle nostre razze equine. Come Imperatore, il bellissimo Murgese grigio ferro testa di moro montato dal comandante della Fanfara del 4° Reggimento dei Carabinieri a cavallo. Si vede sullo sfondo della fila di colleghi grigi, tutti Lipizzani provenienti dall'allevamento di Stato di Montelibretti. Come gli altri cavalli delle Murge morelli in primo piano, e più dietro tra  i bai dei Corazzieri c'erano anche cavalli Maremmani e Anglo Arabi nati in Sardegna.
Perché ogni cavallo, ogni esempio di biodiversità esiste solo se se è protetto, coltivato, allevato e accompagnato da un ambiente speciale, custodito da persone che ricordano e sanno cose antiche.
Ecco perché i cavalli sono anche cultura, ed ecco perché stanno così bene in una occasione del genere. In più lì attorno c'era anche Briciola, la mascotte della fanfara del 4° Reggimento. Una trovatella adottata, come da tradizione, che segue con disinvoltura in ogni occasione ufficiale i 'suoi' cavalli.
Buon lavoro Presidente Mattarella, e viva la Repubblica.
Briciola guarda il suo comandante, e viceversa - ANSA/ANGELO CARCONI