Inchiesta in Brianza: arrestato anche Cesare Croce, ex presidente Fise

Arrestato anche l’ex presidente Fise Cesare Croce nell’ambito dell’inchiesta relativa a Giuseppe Malaspina, immobiliarista ed imprenditore della Brianza di origini calabresi, per cui erano finite in carcere stamane 21 persone

Milano, 21 maggio 2018 – E’ stato arrestato anche l’ex presidente Fise Cesare Croce nell’ambito dell’inchiesta relativa a Giuseppe Malaspina, immobiliarista ed imprenditore della Brianza di origini calabresi, che ha visto finire in carcere stamane 21 persone.

Tra loro compare infatti anche il nome di Cesare Croce, ex presidente della Fise sino a tre mandati fa (dopo i quali fu commissariato quello di Antonella Dallari)  e attualmente responsabile dei rapporti istituzionali con la Fei a titolo onorifico, Capo del Dipartimento Dressage  e show director dell’imminente Csio di Roma, Piazza di Siena.

Secondo la Procura della Repubblica era una fitta rete di collaboratori specializzati, ognuno con il suo ruolo, quella che ruotava attorno a Giuseppe Malaspina, imprenditore brianzolo arrestato dalla Guardia di Finanza di Monza, in esecuzione di un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere finalizzata a reati tributari e fallimentari, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e corruzione. 

Insieme a Malaspina, nel suo passato una condanna per omicidio, sono finiti in carcere l’ex magistrato Gerardo Perillo, divenuto suo avvocato consulente, l’avvocato Fabiola Leandra Sclapari, Roberto Lucini, braccio destro ed esperto finanziario di Malaspina nonché suo prestanome, Antonio Ricchiuto, commercialista consulente, ritenuto il ‘suggeritore delle modalità di progettazionè dei raggiri, Giorgio Spinelli, altro collaboratore stretto di Malaspina, il commercialista Salvatore Tamborino, l’architetto Cesare Croce e il geometra Claudio Enrico Cimnaghi. 

Ai domiciliari sono finiti il commercialista Giorgio Luigi Comi, la moglie di Malaspina, Adriana Foti, il geometra Dario Ghezzi e Vincenzo Albano, prestanomi dell’imprenditore, gli imprenditori Vincenzo Calcopietro e Angelo Narducci, l’architetto Laura Maschio, e cinque dipendenti di Malaspina. Nell’ ambito dell’indagine è statao posto sotto sequestro anche un centro ippico di Ornago che farebbe capo ai Malaspina.

 L’imprenditore Annunziato Familari, socio di Malaspina, è stato invece sottoposto al provvedimento cautelare di obbligo di dimora. Altre cinque persone sono state sottoposte ad obbligo di firma, mentre altre tre sono state sottoposte al divieto di esercizio della professione per 12 mesi.

(Fonte: Agenzia Ansa)