Assemblea generale della Fei: si è votato

Approvate tutte le modifiche introdotte ai regolamenti. Giuseppe Della Chiesa dopo otto anni lascia la presidenza della commissione completo. Bandite le stinchiere posteriori. Stephan Ellenbruch presidente della commissione salto ostacoli

Bologna, 22 novembre 2017 – Va in archivio l’assemblea generale della Fei tenutasi a Montevideo (Uruguay) e terminata ieri con le votazioni finali. Tutto come previsto: il responso delle schede va nel senso di quanto proposto dalla Fei e tutta la materia relativa alle procedure di qualifica per le Olimpiadi del 2020 (uno degli argomenti più rilevanti) andrà nel 2018 all’approvazione del consiglio del Comitato Olimpico Internazionale. Confermato il termine di qualifica per i concorrenti individuali: non più il 18 maggio 2020 bensì cinque settimane prima della chiusura delle iscrizioni definitive, termine che verrà stabilito il prossimo anno dal Cio e dal comitato organizzatore dei Giochi di Tokyo.

Confermato anche il piano per la regolamentazione dell’uso delle stinchiere posteriori. E’ stato ufficializzato che saranno ammesse solo quelle chiaramente utilizzate a scopo di protezione secondo quanto stabilito dal manuale degli steward Fei di salto ostacoli. La nuova normativa entrerà in vigore secondo scadenze differenziate: dall’1 gennaio 2019 per i concorrenti pony, children, amatori e veterani; dall’1 gennaio 2020 per juniores, young rider e under 25; dall’1 gennaio 2021 per tutte le categorie di concorrenti indistintamente.

Un cambiamento importante si è registrato all’interno della commissione salto ostacoli: alla presidenza è stato eletto il tedesco Stephan Ellenbruch, il quale va a sostituire lo statunitense John Madden. Ellenbruch è uomo di grandi conoscenze specifiche, dato il ruolo sia di presidente di giuria sia di giudice straniero ricoperto con eccellenza nei più importanti concorsi del mondo, a continuo contatto con le problematiche più impellenti che hanno via via contraddistinto l’ambiente del salto ostacoli. Conosce la materia e ha una visione globalizzata dei problemi relativi. E’ un tedesco che in sé racchiude il meglio della germanicità unendolo a una visione e a una sensibilità internazionale. La sua elezione è una buona cosa: non ha alcun conflitto di interesse neppure vagamente accennato, cosa che per esempio non poteva certo dirsi di John Madden, persona di indubbie qualità ma che per il solo fatto di essere marito di una delle amazzoni più forti del mondo (la statunitense Elizabeth Patton) oltre che titolare di una scuderia di commercio (John Madden Sales) avrebbe potuto prestare il fianco a più di qualche preoccupazione preventiva e preconcetta. La stessa posizione e lo stesso ruolo sono stati confermati per il dressage nella persona di Frank Kempermann, mentre per il completo è stato eletto David O’Connor che sostituisce il nostro Giuseppe Della Chiesa il quale – dopo otto anni di presidenza – diviene membro onorario della commissione.

John Madden ha terminato anche il suo periodo come primo vicepresidente della Fei (ora è stato insignito della carica di vicepresidente onorario): al suo posto è stato eletto lo sceicco Khalid Bin Hamad Al Khalifa, in precedenza secondo vicepresidente; a sua volta lo sceicco arabo viene sostituito dal canadese Mark Samuel.