Modena: Bimba, la cavalla con le ruote

Una storia d’amore lunga 20 anni: è quella di Melania e la sua Bimba, che adesso ha un grave problema agli anteriori. Ma quando attorno hai degli amici veri nulla è perduto…

Modena, 12 novembre 2016 – Bimba è una cavalla Haflinger x Bardigiano di 19 anni: baia, testona, adorabile e amatissima da Melania Antoci, la sua proprietaria da sempre. Ma Bimba ha un problema molto grave, che si chiama elongazione dell’apparato tendineo ad entrambi gli anteriori con grave interessamento del tendine sospensore: e da tre settimane questa baiotta dal ciuffo tirabaci non riusciva più a camminare né a tenersi in piedi.

Un dramma, come ben potete immaginare: un cavallo immobile a terra è un cavallo perduto, facile bersaglio di una serie di complicazioni cliniche come coliche, piaghe da decubitopolmoniti.

Ma Melania non si è data per vinta e ha cercato una soluzione per risolvere subito almeno uno dei problemi della sua cavalla, l‘immobilità forzata: così grazie all’utilizzo di una attrezzatura nata per il soccorso dei cavalli infortunati negli incidenti in pista o concorso (praticamente una barella per cavalli della Horse Emergency, invenzione di SM Trade & Technology srl di San Marino) riesce a far passeggiare Bimba regolarmente.

Noi di Cavallo Magazine siamo andate a trovarle oggi presso le strutture di Ha.p.p.i., l’associazione di volontariato presso cui Bimba è ospitata e di cui fa parte Melania, che sono all’interno dell‘ippodromo La Ghirlandina di Modena.

La cosa fantastica è stata vedere dal vivo la grinta con cui Bimba affronta la sua disabilità: dalla prima volta che provato il suo “girello”, pochi giorni fa, ha subito capito che era l’unico modo per muoversi e tenersi in forma e lo ha immediatamente accettato e usato per i suoi fini.

Sì, perché Bimba è una cavalla estremamente intelligente e usa questo complicato congegno fatto di tubi, imbraghi, cinghie e paranchi elettrici per fare la sua passeggiata di salute: non si è mai lasciata spaventare dall’aggeggio, e dopo la prima uscita lo aspetta fiduciosa ogni giorno.

Quando lo vede avvicinare alla porta del suo box comincia ad alzarsi e si mette da sola nella posizione giusta per farsi imbragare, tremolando sulle gambe malferme ma con la perfetta consapevolezza che, dopo, potrà alleggerire il peso e cominciare a muoversi. 

E dovete vedere la voglia che ha di uscire, camminare e anche trottare: si appoggia di lato per contrastare il brandeggio del girellone sul terreno sconnesso o per girare, si guarda attorno curiosa dopo tante ore nel box e si gode il sole, un ciuffo d’erba rapinato al volo dal praticello a fianco del suo percorso,  perfettamente a suo agio nonostante l’handicap e pare davvero non farsi un problema al mondo – l’importante è spostarsi sembra pensare, fa lo stesso il doverlo fare con le ruote del barellone.

Così, circondata dall’affetto di tutto l’ippodromo e degli amici di Ha.p.p.i., Bimba sta lottando per rimettersi in piedi con una voglia di vivere che le sprizza da tutti i pori e dagli occhi belli, grandi e vispi come quelli di una puledra di poche primavere.

E Melania fa tutto quello che può per aiutarla: “Bimba è nata a casa nostra” racconta “la cavalla che mi avevano regalato i miei da ragazzina era gravida quando l’hanno acquistata ma non lo sapevano, e ce la siamo trovati lì una mattina tutta insanguinata perchè i cani l’avevano morsa, Ma lei ha resistito, a questo e a tutto quello che una ragazza inesperta può inventarsi: siamo cresciute insieme, e insieme ne abbiamo combinate tante. Ha un carattere molto forte, mi ha fatto fare tanta di quella strada a piedi all’inizio…e comunque mi faceva scendere dalla sua groppa sempre delicatamente, magari tirandomi giù per un piede addentandomi lo stivale o grattandosi attorno ad una pianta cavandomi via di sella. Ma poi con lei ho dato anche  l’esame da Otb, l’altro mio cavallo aveva avuto un problema all’ultimo minuto e quando disperata l’ho guardata (lei non aveva mai fatto un salto in vita sua) mi ha fatto un nitrito di gola tutto rassicurante, l’ho caricata sul van e siamo partite per l’esame – promossi in 11 su 17, mica regalavano niente. E tanti trekking, spettacoli, giochi…con lei ho fatto tutto quello che si può fare con un cavallo, e anche di più: è un pezzo della mia vita, finché ci sarà qualcosa che potrò fare per lei lo farò, si merita tutto”.

C’è una ragazzina su una sedia a rotelle tutta rosa che procede in direzione inversa a quella di Bimba dopo la sua  ripresa di riabilitazione equestre, le due si incrociano e si guardano curiose allo stesso modo: Bimba penserà agli zuccherini che le potrebbero arrivare dalla bimba bionda, la piccolina chissà se sta pensando al fatto che anche i cavalli possono essere disabili e mettere su le loro attrezzature a rotelle, esattamente come lei.

Dopo una mezz’oretta di passo nel piazzale delle scuderie del trotto di Modena Bimba decide che è ora di tornare verso il box: punta decisa in quella direzione, si fa docciare i piedi (facendo notare che, comunque, la cosa le scoccia) e poi si fionda col muso nella mangiatoia, stanca ma gasatissima della sua passeggiata.

Noi le lasciamo per oggi, ma ci ha fatto un piacere infinito conoscerle e torneremo a trovarle lì, nelle scuderie di Ha.p.p.i.: una cavalla dal carattere straordinario, e una ragazza che le vuole un bene dell’anima.

Il mondo è pieno di belle storie, che fortuna poterle raccontare: e grazie ad Almira che ci ha fatto conoscere questa.

Qui il sito di Ha.p.p.i.