Alberto Zorzi, un veneto DOC in Coppa del Mondo

Alberto Zorzi, Bertram Allen, Simone Delestre e Abdel Said i mattatori del Jumping Verona 2018

Verona, 23 ottobre 2018 – Alberto Zorzi, 29 anni, caporale maggiore dell’Esercito, arriva a Verona con una fame agonistica pazzesca. Fame di vittorie, fame degli applausi che accompagnano i suoi percorsi nei concorsi di tutto il mondo. Per questo ragazzo padovano, alto, longilineo, dalla faccia acqua e sapone, ma con gli occhi di un vincente il 2018 è stato un anno di transizione, dopo due stagioni da incorniciare con una scalata verso il top dell’equitazione mondiale iniziata nel 2014 con il trasferimento in Olanda, a Valkenswaard nella scuderia di Jan Tops. “E’ stata la svolta. Una decisione sofferta che ho preso dopo tanti ripensamenti e dubbi ma che ho subito capito fosse quella giusta”.
L’azzurro torna a Verona dopo lo splendido secondo posto in Coppa del Mondo dello scorso anno e la recentissima affermazione nel Gran Premio di Oslo. Un’occasione ghiotta, questa, per tornare a ruggire davanti a quello che, per lui, è veramente il pubblico di casa. “Si, gareggio proprio in casa. Sono nato a trenta chilometri da Verona, mi sento coccolato, sereno e carico tra il mio pubblico, la mia gente. In tribuna ci saranno i miei genitori, i parenti e quegli amici che non vedo più molto da quando sono in Olanda ma che sento sempre vicino, anche quando gareggio a migliaia di chilometri da qui. Spero a tutti loro e a me stesso di regalare un sogno, che l’anno scorso non sì è materializzato per poco, vincendo in Italia a Fieracavalli. Ci venivo da ragazzino a vedere le gare e a rimanere a bocca aperta tra gli stand di questo appuntamento unico nel mondo del cavallo. Adesso ci vengo da cavaliere, da protagonista. Mi pongo sempre un obiettivo qui a Verona. Fare bene per emozionare un pubblico competente come è quello di Verona e i bambini. Sì, i bambini, come in passato grandi campioni emozionava me”.
 

TRE UOMINI D’ORO

Sono tre i cavalieri che hanno già provato la sensazione unica di vincere a Verona la tappa della Longines FEI Jumping World Cup™ e che quest’anno ci riprovano. Il francese Simon Delestre, l’irlandese Bertram Allen e l’egiziano Abdel Said.

Il francese Simon Delestre, 37 anni, è da anni nel gotha dell’equitazione, un campione capace di vincere concorsi in ogni parte del mondo e anche in Italia non si è fatto mancare niente. Nel 2017 ha vinto la tappa romana del Longines Global Champions Tour, ma già nel 2015 aveva disegnato due netti da favola a Verona vincendo al barrage in sella a Hermes Ryan.

L’irlandese Bertram Allen ha ‘sbancato’ Verona conquistando la tappa italiana di Coppa del Mondo nel 2014 ad appena 19 anni, il più giovane di sempre. Anche lui è sulla strada di Delestre, ha già piazzato colpi da maestro in prestigiosi concorsi e nel 2017 il capolavoro con la vittoria agli europei a squadre a Goteborg. L’impresa del ‘ragazzino’ irlandese strappò applausi e ammirazione dal pubblico veronese, tanti come quelli raccolti nel 2016 dall’egiziano Said Abdel. Il successo inatteso è scritto nella storia della tappa italiana della Longines FEI Jumping World Cup™.
La vittoria di Abdel Said è stata una novità assoluta costruita con coraggio e sacrifici. Said, che a gennaio di quest’anno ha vinto una prova di coppa del mondo a Abu Dhabi, per coronare il suo sogno si è trasferito in Belgio quando aveva appena 11 anni (oggi ne ha 29), entrando nella scuderia di Jan Tops, ma poi a 21 anni mettendosi in proprio. 
Verona 2016 è stata la mia prima vittoria in Coppa del Mondoricorda Abdel Saiduna sensazione indescrivibile. Gareggiavo con una wild card della FEI che ringrazierò perché in questo modo mi ha aperto un mondo nuovo. Torno in Italia e a Verona in particolare, dove ho sempre trovato delle persone disponibilissime ad ascoltare le esigenze di noi cavalieri”.

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