Soave e il Consorzio Ippostrade Europee con Blue Connection

Il 2 aprile 2018, nell’ambito dell’evento internazionale Blue Connection a Soave si svolgerà la manifestazione “Soave in blu”: qui i dettagli di una storia che non ha confini…grazie ai cavalli

Verona, 5 marzo 2018 – Alice è una ragazza autistica di ventun’anni che, fin da piccola, ha fatto ippoterapia. Un giorno la sua famiglia ha incontrato Lorenzo Costa, un ex-manager che ha radicalmente cambiato la propria vita quando ha incontrato Isa, la sua cavalla e per questa passione equestre ha creato il centro equestre Country House Horse, a Monteforte d’Alpone in provincia di Verona.

Alice ha potuto realizzare, grazie a Isa, il suo sogno di uscire in passeggiata e ha mostrato la propria gioia stringendo la mano di Lorenzo, diverse volte lungo il percorso, regalandogli anche un bellissimo sorriso.

Isa, dal canto suo, ha confermato ancora una volta quanto i cavalli svolgano un importante ruolo di mediatore anche nei pazienti con DSA (Disturbi dello Spettro Autistico) e ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder, sigla inglese per sta DDAI, Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività).

Per questo, Il 2 aprile, nell’ambito dell’evento internazionale Blue Connection, un contenitore di tante manifestazioni diverse, in Italia e nel mondo, che mira a sensibilizzare la società politica e civile alla consapevolezza sull’autismo e alla diffusione degli I.A.A., gli Interventi Assistiti con gli Animali, nella vicina località di Soave si svolgerà la manifestazione Soave in blu“.

Il colore blu è legato all’autismo perché sfumatura enigmatica che risveglia il desiderio di conoscenza e sicurezza, ma ricorda anche il colore del mare e del cielo, emblemi di libertà.

L’iniziativa, a cui partecipano le associazioni “A Mente Libera” e “Noi Voi L’oro”, si realizza grazie al Comune di Soave e a Lorenzo Costa, nella duplice veste di presidente del Country House Horse asd e dell’European Consortium Ippostrade.

Il Consorzio Ippostrade Europee, con sede a Verona, è un organismo di promozione turistica, nazionale e internazionale, che mette in rete i maneggi, i soci e gli affiliati attraverso un concetto innovativo di turismo equestre.

Lorenzo Costa ha compreso che il turismo equestre rappresenta un perfetto esempio di turismo sostenibile perchè a impatto zero: consente la valorizzazione delle eccellenze produttive del territorio, il rispetto dell’ambiente e la tutela della biodiversità.

Nell’aprile 2017, nell’ambito del progetto “Parchi a cavallo” sviluppato in tredici regioni italiane, Legambiente ha scelto proprio Country Horse House per rappresentare la regione Veneto nell’anno internazionale del turismo sostenibile voluto dall’ONU.

Il Consorzio promuove aggregazioni tra piccoli produttori, artigiani e ristoratori; alcune delle passeggiate che partono dal Country Horse House fanno tappa nelle cantine che offrono gli ottimi vini della zona come Soave, Durello e Valpolicella.

Sono itinerari che si sviluppano su anelli brevi, della durata di poche ore fino a un massimo di qualche giorno, facilmente accessibili a tutti, anche a chi non sa andare a cavallo, e mostrano gli aspetti gastronomici, culturali e storici delle colline venete.

Paola Iotti ha chiesto a Lorenzo Costa di raccontare il suo percorso.

Come sei arrivato a creare il Consorzio Ippostrade Europee?

La responsabile è stata Isa, un’appaloosa di cui mi sono innamorato otto anni fa e che mi ha cambiato la vita.

Da esperto di marketing per importanti aziende italiane, mi sono trovato a dar vita al mio maneggio con annesso B&B. All’inizio, la mia intenzione era quella di dare al turista una nuova opportunità di vedere la mia terra vulcanica coltivata a vigna garganega dalla quale viene prodotto il famoso vino Soave. Ho mappato i percorsi da proporre agli ospiti del mio B&B fino a che non ho deciso di diventare socio della strada del vino Soave e, nel 2013, di partecipare alla FieraCavalli di Verona presentando le Ippostrade HorseWine, in collaborazione col Consorzio del Soave. La mia formazione mi ha portato a sviluppare termini come marketing territoriale, turismo esperenziale, pedemontana turistica, turismo rurale applicandoli a un turismo equestre adatto a tutti.

Ho deciso di allargare le zone dei miei percorsi mappando e geolocalizzando oltre duemila chilometri e cento attività di vario tipo.

Ho pensato che bisognava fare accordi e coinvolgere altri maneggi, sia in italia che all’estero.

Al momento attuale chi fa parte del Consorzio?

Sono sono state fatte le mappature delle zone di due maneggi in Veneto, uno in Trentino, uno in Piemonte e uno nel Lazio; da poco è stata fatta una mappatura in Serbia e, a breve, in Repubblica Ceca.

Cosa offre il Consorzio al turista?

Il consorzio nasce per promuovere la conoscenza del territorio a cavallo: i soci e affiliati sono maneggi, aziende agricole o agriturismi con almeno cinque cavalli, una guida di 1° livello e il requisito di essere affiliati a un ente riconosciuto dal CONI in Italia. All’interno dei percorsi sono previste, opzionali, delle soste enogastronomiche, culturali, storiche e religiose.

Ho messo in atto tutte le strategie necessarie per la tutela e la divulgazione dei marchi, loghi e termini registrandoli all’ufficio brevetti, come i domini Internet, creando un sito web e un format dalle slide univoche e ben definite uguali per tutti, perché il principio di uniformità rappresenti un brand di identificazione turistica internazionale e non localizzata.

Ho effettuato un’indagine di mercato internazionale sui prezzi che fossero orientati al target che il Consorzio ambiva nella sua proposta commerciale, che fosse congrua per i soci ma di grande impatto sul mercato. Mi chiedo sempre cosa vuole il turista, tenendo presente che si tratta di un mondo in continua evoluzione: bisogna essere pronti a rispondere alle sue esigenze, sempre soggette a variazione.

Quale è stata la risposta del pubblico?

Oggi, a distanza di sei mesi dalla nascita del Consorzio, abbiamo avuto sul sito www.Ippostrade.com oltre duemila visite da ventidue paesi del mondo.

Posso dire che sia un onesto risultato per una realtà frammentata e ancora molto individualista come quella del mondo del cavallo.

Sto perfezionando una polizza esclusiva assicurativa per i soci del consorzio che abbia i requisiti internazionali per il turismo, in aggiunta a quelle che abbiamo già ora dagli enti a qui siamo legati.

Crediamo nel nostro progetto anche se siamo ancora in pochi, ma contiamo di coprire il territorio nazionale entro breve, con almeno un maneggio per regione entro due anni e uno per ogni stato in Europa entro quattro o cinque anni.

Sono consapevole anche delle difficoltà del settore: ecco perché la strategia del consorzio è quella di destagionalizzare le attività con un coordinamento di spostamenti nazionali mediante la collaborazione di tour operator internazionali specializzati in incoming.

Il tuo passato di esperto di marketing è evidente nell’organizzazione del Consorzio mentre l’organizzazione di “Soave in blu” denota una sensibilità che forse i cavalli ti hanno permesso di sviluppare.

I cavalli hanno trasformato in meglio la mia esistenza portando benessere interiore e profondo che vorrei condividere e far conoscere anche alle altre persone.

Immergersi nella natura ed esplorare i territori in compagnia di un cavallo, regalano una sensazione unica che tutti dovrebbero provare.

Il cavallo è stato capace di cambiare la mia vita, che ruotava quasi esclusivamente attorno al lavoro, facendomi capire che esiste anche altro. Vedere il sorriso di Alice che, durante la passeggiata, mi trasmetteva la sua gioia, mi ha dato una sensazione impagabile, stimolandomi ad agire affinché la magia che i cavalli sanno creare possa aiutare anche le persone disabili a integrarsi, ristabilendo quei contatti che si sono interrotti.

Comunicato stampa di Paola Iotti per  Blue Connection