Cesare Croce è tornato a casa: concessi i domiciliari

Concessi gli arresti domiciliari all’ex-presidente della Fise Cesare Croce, nei giorni scorsi coinvolto nell’affaire di Giuseppe Malaspina

Milano, 30 maggio 2018 – E’ tornato a casa Cesare Croce, architetto ed ingegnere che nei giorni scorsi era stato arrestato in quanto coinvolto nell’inchiesta della Procura di Milano che verte su Giuseppe Malaspina, imprenditore immobiliare di origine calabrese molto noto nel mondo equestre.

L’ex presidente della Fise beneficia da ieri degli arresti domiciliari: l’indagine su Malaspina, tuttora aperta, ipotizza i reati di associazione a delinquere finalizzata a reati tributari e fallimentari, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e corruzione

Ai domiciliari anche Adriana Foti, ex-moglie di Malaspina e responsabile delle Scuderie La Malaspina di Ornago: coinvolti anche l’ex magistrato Gerardo Perillo,  l’avvocato Fabiola Leandra Sclapari, Roberto Lucini, Antonio Ricchiuto, Giorgio Spinelli, il commercialista Salvatore Tamborino e il geometra Claudio Enrico Cimnaghi,   il commercialista Giorgio Luigi Comi,   il geometra Dario Ghezzi e Vincenzo Albano, gli imprenditori Vincenzo Calcopietro e Angelo Narducci, l’architetto Laura Maschio, e cinque dipendenti di Malaspina, l’imprenditore Annunziato Familari, socio di Malaspina;  altre cinque persone sono state sottoposte ad obbligo di firma, mentre altre tre sono state sottoposte al divieto di esercizio della professione per 12 mesi.

Qui un approfondimento su Giuseppe Malaspina, da Il Giorno