Il caso Parra: i video fanno partire la denuncia

Orrore e raccapriccio per le immagini dei video che illustrano i maltrattamenti e le ‘lavorate’ a cui Cesar Parra sottoporebbe i suoi dressagisti. Sospensione preventiva e indagini Fei

Bologna, 7 febbraio 2024 – Dopo il caso di Andreas Helgstrand, il dressage torna a fare i conti con la giustizia sportiva della Fei. Questa volta a causa di Cesar Parra, olimpionico membro dell’Us Dressage Team ai Pan Am Games del 2011 a Guadalajara e ora trainer presso le proprie strutture in Florida e New Jersey.

Così come già accaduto per gli ultimi fatti analoghi (da quello di Beerbaum in poi), anche in questo caso a incastrare il dressagista sarebbero stati dei video che documentano una vera e propria carrellata degli orrori. Che si perpetra in un lasso di tempo abbastanza lungo, tanto da diventare un vero e proprio ‘metodo’ di addestramento.

Nelle immagini consegnate agli organi preposti della Fei, si vedrebbe chiaramente Parra compiere sessioni di training di inaudita violenza. Delle vere e proprie ‘lavorate’ contrarie ancora prima che ai regolamenti, a qualsiasi forma etica e di buon senso.

La risposta della Federazione internazionale così come di quella statunitense è stata istantanea e ha comminato l’immediata sospensione a Parra.

In una nota rilasciata da Losanna si legge:

«La Fei conferma che il cavaliere Cesar Parra (Usa) (Fei Id 10000031) è stato immediatamente sospeso in via provvisoria mentre la FEI indaga sulle immagini e sui video inquietanti e ripugnanti relativi alle sue tecniche di allenamento emersi di recente. Lo sport equestre è costruito su una base di rispetto per i nostri partner equini, con il dovere di garantire che il loro benessere psicofisico sia al primo posto, prima di qualsiasi ambizione di carattere agonistico o di allenamento.

Attraverso le Regole e i Regolamenti della FEI, il benessere del cavallo e qualsiasi azione o omissione che causi o possa causare dolore o inutile disagio a un cavallo costituisce una violazione delle nostre regole e sarà sanzionata. La FEI rimane ferma nel suo impegno a sostenere i più alti standard di benessere degli equini e a sanzionare i comportamenti che si discostano da questi principi, e indagherà attivamente e con urgenza su questo caso.

Poiché si tratta di un’indagine aperta, non saranno forniti ulteriori commenti in relazione ai presunti reati mentre l’indagine è in corso. La FEI sta inoltre collaborando e mantenendo i contatti con la Federazione statunitense. La sospensione provvisoria della FEI e le eventuali sanzioni successive saranno riconosciute anche a livello nazionale».

 

Un precedente con assoluzione

Non è la prima volta che Cesar Parra, colombiano di 59 anni, è sotto esame per questioni legate al benessere dei cavalli. Nel 2012 fu scagionato scagionato dalle accuse di crudeltà verso gli animali a causa dell’insufficienza di prove relative a un incidente avvenuto nel giugno 2009. Nel suo centro del New Jersey, il Piaffe Performance, un giovane stallone che stava facendo girare alla corda si è ribaltato ed è caduto. Riportando danni fisici irreparabili e permanenti. Parra, che ha rappresentato la Colombia ai Giochi Olimpici, ai Weg, ai Giochi PanAm e alle finali di Coppa del Mondo, è cittadino statunitense dal 2008.