Il Salento scotta, continuano i furti di cavalli non Dpa

L’ultimo a sparire dalla sua scuderia è stato Hero, un puledrone Murgese grigio ferro testa di moro ai primi passi dell’addestramento

Hero, l'ultimo cavallo rubato in Salento - da Facebook
Lecce, 7 giugno 2020 – L’ultimo a sparire è stato Hero: un puledrone Murgese dal mantello grigio ferro testa di moro, vispo e allegro come sanno essere solo i giovani cavalli, a qualsiasi tipo equino appartengano.

Ma prima di lui negli ultimi mesi in Salento i furti di cavalli hanno fatto più di 30 vittime: tra loro anche una mula, quasi tutti soggetti di affezione e quindi regolarmente registrati come non destinati alla produzione alimentare.

Cosa sta succedendo a Lecce e dintorni? i piccoli proprietari con i cavalli dietro casa hanno paura, ma anche i circoli ippici non sono al sicuro dai furti: in un caso ne sono spariti 10 in una volta.

Che fine avranno fatto questi animali? l’ipotesi più probabile è quella della macellazione clandestina: di qui la necessità di intensificare i controlli dei trasporti equidi e la regolarità della documentazione di filiera nelle macellerie equine.

A schierarsi contro questi furti  sono già scesi in campo Horse AngelsCristina Rugge, presidente della Fitetrec Ante della regione Puglia che nelle ultime ore ha richiamato ufficialmente l’attenzione dei Carabinieri Forestali di Lecce sul problema.

Perché, come recita un passo della sua lettera “…oltre all’importante discorso affettivo, in quanto la maggior parte dei cavalli rubati sono animali di affezione, vi è un fondamentale discorso sanitario, in quanto tutti questi cavalli sono classificati come “NON DPA”, pertanto non destinati al macello e che quindi hanno potenzialmente subito trattamenti con farmaci che hanno lunghi tempi di sospensione, questi soggetti una volta uccisi non dovrebbero assolutamente essere utilizzati quali alimento, divenendo un pericolo per la sanità pubblica alimentare”.

Più controlli quindi: sui trasporti, sulla corretta documentazione lungo tutta la filiera, sui movimenti notturni sospetti e sulle segnalazioni di vendita di carne “porta a porta”, al di fuori delle modalità previste dalla legge.

Per il bene dei cavalli, certo, ma anche per la salute delle persone: perché dare una mano alla malavita, anche solo comprando una bistecca a poco prezzo, non fa bene a nessuno.