Bologna, domenica 8 giugno 2025 – Sabato nel Derby di Epsom i riflettori erano puntati su Delacroix, il più quotato dei tre soggetti dello squadrone Coolmore, montato dal fuoriclasse Ryan Moore, ma a imporsi è stato il meno accreditato Lambourn (nella foto) che aveva in sella Wayne Lordan. Per il formidabile trainer irlandese, Aidan O’Brien, è l’undicesima vittoria nella Classica e migliora così il record da lui detenuto.
È stata una corsa “menomata” dalla rinuncia del Godolphin Rulling Court ritirato dallo suo staff per le condizioni del terreno reso pesante da una pioggia persistente. Lordan si è inventato una conduzione di corsa anomala per il Derby, ha preso il comando della corsa fin dalle prime battute e lo ha mantenuto sino al termine rendendosi intangibile. Un perfetto coast to coast che ha replicato lo schema di corsa di Serpentine, altro Coolmore, che si aggiudicò l’edizione 2020 del Derby disputata a porte chiuse per la Pandemia.
Alle spalle di Lambourn si è piazzato, con un distacco di circa 4 lunghezze l’outsider tedesco, Lazy Griff, che svolge la propria attività nel Regno Unito allenato da Charles Johnston e montato da Cristophe Soumillon. Il podio è stato completato dal secondo rappresentante Coolmore, Tennessee Stud montato da Dylan Browne e allenato dal figlio di Aiden, Joseph O’ Brien.
Lambourn è figlio di Australia vincitore dell’ edizione 2014 del Derby. Australia è figlio di uno dei più grandi stalloni della storia, Galileo, che si aggiudicò il Nastro Azzurro nel 2001 il cui trisnonno era l’immenso Nearco. Si calcola che in più dell’80% degli attuali Purosangue nel modo è presente la linea di sangue del nostro Nearco. Il cavallo di Tesio fu venduto nel 1939, all’allevamento inglese, Beech House Stud, per l’astronomica cifra di 60mila sterline.
Qui il video del 246° Derby di Epsom
Venerdì 6 nelle Oaks hanno visto l’ennesimo trionfo Coolmore con Minnie Hauk che ha battuto la compagna di scuderia Whirl regalando una splendida doppietta all’allenatore irlandese Aidan O’Brien. Per l’irlandese O’Brien si è trattato dell’undicesima vittoria nella corsa dedicata alle puledre e del 46° British Classic, un record assoluto.
La coppia di O’Brien ha preso il largo, ma ci è voluta tutta la classe di Ryan Moore per completare l’opera. Nei testa a testa Moore è quasi imbattibile e negli ultimi metri è riuscito a rintuzzare l’attacco di Whirl che, montata da Wayne Lordan trionfatore nel Derby del giorno dopo, con l’appoggio dello steccato era rientrata a Minnie Hauk. La vincitrice prende il nome da una famosa cantante lirica americana del XIX secolo.
Terza è finita la favorita Desert Flower che, montata da William Buick, è arrivata con un distacco di oltre quattro lunghezze dalle prime due distanziate fra di loro da una testa. Charles Appleby, trainer della imbattuta Godolphin, Desert Flower, ha dichiarato che il calo della propria allieva è da attribuire all’ondulazione del percorso, la puledra Godolphin preferisce piste più convenzionali come Newmarket dove ha vinto le 1000 Ghinee.