Margit Otto-Crepin: addio a una signora del dressage

Ci ha lasciato una grande protagonista dello sport equestre mondiale, campionessa in quel rettangolo in cui esibiva lo stesso fascino e la stessa eleganza che la contraddistinguevano sempre e comunque

Margit Otto-Crepin su Corlandus (ph. UM)

Bologna, domenica 19 aprile 2020 – Margit Otto-Crepin ci ha lasciato questa mattina: è spirata nella sua casa di Amburgo, vittima di una malattia che l’ha costretta a concludere così i suoi bellissimi settantacinque anni di vita. Una donna meravigliosa, sotto tutti i punti di vista: elegante, affascinante, piena di interessi e attività, e soprattutto protagonista di una favolosa carriera sportiva che le ha consentito di entrare a far parte stabilmente della galleria dei grandi del dressage mondiale. Nata in Germania il 2 settembre del 1945, in seguito divenuta francese per matrimonio, Margit Otto-Crepin ha avviato la sua carriera di amazzone internazionale all’inizio degli anni Ottanta in sella a Caprici arrivando a partecipare alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1984. Ma certamente il cavallo al quale la si associa inevitabilmente è il portentoso Corlandus (1976-2001, Holsteiner da Cor de la Bryère x Landgraf I, genealogia stellare in salto ostacoli): insieme hanno vinto per i colori della Francia il Campionato d’Europa nel 1987, l’argento individuale alle Olimpiadi di Seul 1988, la Coppa del Mondo nel 1989, l’argento individuale nel Campionato d’Europa 1989. Insieme hanno formato il binomio più forte a livello internazionale prima dell’esplosione di Nicole Uphoff e Rembrandt. Ma Margit Otto-Crepin ha poi continuato ovviamente la sua eccellente carriera internazionale in sella al grigio Lucky Lord, pur senza raggiungere le vertiginose vette conquistate da Corlandus. Il suo ultimo concorso internazionale l’ha vista in rettangolo nel 2003.