Alberto Zorzi e le prime vittorie italiane

Ieri il campione veneto ha registrato il secondo successo in Gran Premio dopo il suo rientro in Italia: ma è il più importante poiché ottenuto in un nazionale a cinque stelle

Alberto Zorzi su Camilla du Chanu (ph. UM)

Bologna, lunedì 9 maggio 2022 – A vincere è abituato, ma ogni vittoria ha un sapore particolare. Dipende dal momento, dal contesto, dalle premesse, dalle aspettative…

Ieri Alberto Zorzi ha vinto il Gran Premio del concorso nazionale a cinque stelle di San Giovanni in Marignano: non è la sua prima vittoria dopo il rientro in Italia al termine dei suoi sette anni in Olanda ma è per ora la più importante, dal momento che la prima è avvenuta in sella a Zypern III il 10 aprile presso i meravigliosi impianti della Scuderia Borgo La Caccia nel Gran Premio di un concorso ugualmente nazionale ma a tre stelle.

Ieri il fuoriclasse veneto ha vinto in sella a Camilla du Chanu contro altri 31 avversari di ottimo livello, il più irriducibile dei quali è stato Giacomo Casadei che in seconda manche in sella a Filou van de Kruishoeve è riuscito a essere perfino più veloce: ma con 4 penalità contro zero…

E’ naturale che nei confronti di Alberto Zorzi ci sia in questo momento una grande attenzione: si tratta di uno dei migliori cavalieri sulla scena internazionale, per sette anni è stato lontano dalla realtà italiana tanto da non poter partecipare né ai campionati nazionali né (molto spesso) alle Coppe delle Nazioni, adesso ha chiuso un periodo importantissimo della sua vita sia di cavaliere sia di persona per aprirne un altro che tutti ci auguriamo perfino di maggior successo del precedente…

L’attenzione nei suoi confronti però dipende anche da un altro fattore, non meno importante di quello tecnico e agonistico: nonostante la sua dimensione di campione e i suoi successi in gara, Alberto Zorzi ha mantenuto nei confronti del mondo che lo circonda un atteggiamento di grande semplicità e di assoluta modestia, cosa che gli garantisce non solo l’ammirazione da parte del pubblico ma anche un sincero affetto. Ecco perché riaverlo in Italia dopo tanti anni è motivo di grande gioia per tutti gli appassionati dello sport equestre.