Allarme EHV-1: i cavalli morti sono quattro

Oggi la Fei ha diffuso un comunicato sulla gravissima situazione determinata dall’epidemia del virus della rinopolmonite equina

(ph. Christophe Tanière/FEI)

Bologna, lunedì 1 marzo 2021 – L’ansia si fa di ora in ora sempre più consistente: il virus EHV-1 ha mietuto altre due vittime e ora il totale dei cavalli morti a Valencia (Spagna) sale a quattro, mentre aumenta il numero di quelli che mostrano sintomi della malattia.

La preoccupazione maggiore è data dal fatto che numerosi cavalli hanno lasciato Valencia durante il concorso di due fine settimana fa prima che scattasse il blocco della circolazione in entrata e in uscita: e ci sono casi accertati in Francia, Belgio e Germania, dunque il timore che possa diffondersi una vera e propria epidemia è davvero consistente e realistico.

Intanto la Fei oggi ha diffuso l’ultimo comunicato sul tema. Eccone il contenuto:

“Stiamo vivendo quella che probabilmente è la più grave epidemia di EHV-1 in Europa da decenni a questa parte, e mentre le autorità veterinarie spagnole stanno lavorando a Valencia il dipartimento veterinario della Fei sta coordinando le misure da adottare sia sul luogo sia a più ampio raggio in stretta collaborazione con la federazione spagnola.

“Come molti tra voi avranno già avuto modo di vedere sui social media e su altre piattaforme mediatiche, ci sono alcune terribili immagini e video di cavalli gravemente ammalati a Valencia. Tragicamente quattro cavalli sono morti durante il fine settimana, 84 cavalli mostrano sintomi e sono sotto trattamento, altri 11 cavalli sono trattati in cliniche esterne (nove a Valencia e due a Barcellona). Il trattamento dei cavalli a Valencia è stato enormemente potenziato con un totale di 21 veterinari presenti sul luogo.

“Durante il fine settimana la Fei ha ordinato un ulteriore numero di box in modo da poter separare i cavalli in buona salute da quelli ammalati, così da evitare ulteriori contagi. Un totale di 44 box prefabbricati arriveranno dal sud della Francia oggi, mentre altri 22 saranno forniti dal Valencia Equine Hospital in modo da liberarne altri di permanenti per i trattamenti di emergenza.

“Inoltre la federazione nazionale francese e la Fei hanno coordinato una fornitura di tappetini gonfiabili di supporto e sostegno per assistere e aiutare i cavalli che sono coricati; allo stesso scopo speciali imbragature e reti di sostegno sono in arrivo dalla Svizzera. La Germania e la Francia forniranno un ulteriore numero di veterinari e di attrezzature specifiche. Un componente del dipartimento veterinario della Fei si trova a Valencia per coordinare la comunicazione tra le autorità, gli organizzatori dei concorsi e i cavalieri.

“Dal momento che questa epidemia di EHV-1 è particolarmente aggressiva e che a oggi esistono casi confermati in Francia, Belgio e Germania, siamo molto preoccupati dal fatto che molti cavalli ammalati o che comunque sono entrati in contatto con il virus abbiano lasciato Valencia prima della chiusura dell’area ai movimenti di entrata e uscita e che dunque possano diffondere ulteriormente il contagio. Sebbene la Fei abbia bloccato questi cavalli nel proprio Database fino a che su di loro non siano state compiute tutte le operazioni di controllo, la stessa Fei ha provveduto a contattare direttamente le federazioni nazionali dei cavalli partecipanti ai concorsi di Valencia richiedendo conferma del fatto che siano stati da loro contattati gli atleti presenti a tali concorsi, che le loro autorità veterinarie siano state informate dell’epidemia e del ritorno di questi cavalli, e che il necessario isolamento dei cavalli di ritorno da Valencia sia stato effettivamente predisposto.

“(…) La Fei continuerà a lavorare a stretto contatto con le federazioni nazionali coinvolte e provvederà a continui aggiornamenti non appena ci saranno nuove informazioni sulla situazione. In questo momento difficile siamo grati per il modo in cui la nostra comunità si è unita per fronteggiare il problema. Questo è un vero esempio di solidarietà e di lavoro comune tra le federazioni nazionali europee e la Fei. Dobbiamo inoltre una speciale gratitudine alle federazioni di Spagna, Francia e Germania per il loro forte sostegno in questo momento di estremo bisogno. Grazie!”.