Argentina, gaucho e cavalli Criollos senza lavoro?

Il riflesso della crisi argentina: un gaucho e il suo cavallo nell’incredibile vuoto del Liniers Market, a Buonos Aires

Un gaucho nel mercato di Liniers: il riflesso della crisi. Photo Epa/IGNACIO RONCORONI
Buenos Aires, 20 gennaio 2021 – In realtà le cose non saranno proprio così, e questa fotografia amplifica molto una situazione di crisi.

Ma certo è che questo gaucho e il suo cavallo, nel vuoto assoluto di uno dei recinti dell’hacienda di Liniers Market, a Buenos Aires, fanno impressione,

Solitamente questo, che è il più grande mercato bestiame del mondo, è affollato di bovini.

Che vengono spostati e gestiti anche grazie ai gaucho e ai loro cavalli.

Ma ora a causa del crollo della capacità d’acquisto e della crisi economica nel paese sudamericano si è raggiunto il minimo storico del consumo di carne bovina, la più cara.

Le cifre: nel 2020 gli argentini hanno consumato 49.7 kg di carne bovina a testa, il minimo storico nel paese dell’asado.

Per dire: in Italia la quantità si aggira sui 77 kg. pro capire.

Gli argentini in questo momento preferiscono quindi acquistare carne di polle e maiale, più economica.

E intanto i gaucho e i loro cavalli Criollos aspettano tempi migliori…speriamo.

Il criollo discende per via diretta dai superbi spagnoli dei conquistadores: ma erano spagnoli del 1500, ancora molto vicini all’influenza Berbera, non i soggetti più raffinati dei secoli seguenti.

La rusticità degli avi nord-africani venne buona anche per i loro nipoti emigrati in America Latina, e la vita brada in un ambiente caratterizzato da escursioni termiche estreme selezionò soggetti di taglia contenuta, solidi, compatti, estremamente frugali e robusti.