Corse clandestine: intervengono i Carabinieri

Da un fatto di cronaca al video messo il rete per acchiappare like. La piaga dei maltrattamenti legati alle corse clandestine deve essere sanata

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Bologna, 2 giugno 2021 – È di poche ore fa l’intervento dei Carabinieri a Messina. Sul famigerato viale Giostra. Famigerato perché è il luogo dove storicamente si corrono le corse clandestine. ‘bottino’ dell’intervento delle forze dell’ordine qualche sanzione per reati che per noi sarebbero decisamente irrilevanti. Legati in larga misura a infrazioni al Codice della strada.

In questo caso, i Carabinieri sono perfino riusciti a bloccare i driver clandestini. Due giovani di 28 e 29 anni che sono stati deferiti con una terza persona, in stato di libertà, in quanto ritenuti responsabili dei reati di blocco stradale, maltrattamento di animali e competizioni sportive clandestine su strada.

Il nostro timore è che, in soldoni, questo ennesimo intervento servirà a poco. Le pene per i colpevoli, finiranno nella macchina lenta e poco accurata di una giustizia che non sempre coglie la gravità di atti del genere. O, se ciò avviene, passa in second’ordine rispetto a fatti più gravi.

E così alla fine non se ne esce. E per tanta, tantissima gente che dedica al cavallo le giuste cure, attenzioni e amore, questi orribili esempi etichettano intere aree.

 

Le bravate sui social

Frugando in rete, abbiamo trovato il VIDEO (ce ne sono tantissimi) di una corsa clandestina. Forse corsa a Camporotondo Etneo, le cui immagini sono al vaglio degli inquirenti. Perché oggi lo scopo è anche essere virali sui social. Mostrare al mondo le proprie bravate. Quindi… per vantarsi bisogna filmarsi…

Sono quasi due minuti che fanno fermare il fiato. Perché in mezzo a una marea di moto e scooter, l’unico pensiero va al cavallo che corre, corre, corre… Ed è l’unico che lo fa con le proprie gambe. Fiero. Vittima. Circondato da una marea di ignoranza. Che è capace solo di correre su potenti mezzi dotati di ruote.

Che ci sia o meno la malavita dietro a queste corse diventa quasi ininfluente. E tante volte un alibi. Come chi alza le mani e dice «non ci si può fare niente…».

Ma non può assolutamente essere così. Perché il cavallo è un essere vivente. Perché non ci si deve mai arrendere all’illegalità. Perché è importante che un determinato tipo di sottocultura venga spinta a progredire. Perché nessuno ha il diritto di infangare chi gli animali li rispetta e li ama davvero.

Senza se e senza ma. Vanno fermati.