Lo scorso 12 giugno, sul sito della Fei accanto al nome di Health Ryan, eclettico cavaliere australiano che monta nelle tre discipline e che ha preso parte, per il dressage, ai Giochi del 2008, è apparsa la scritta rossa ‘Supended’.
Un atto più che dovuto da parte della Federazione Internazionale che sta indagando su un caso di maltrattamento addebitato a Ryan.
In un video, caricato in rete da DressageHub, Ryan è ripreso mentre, in sella nel suo maneggio coperto nel Nuovo Galles del Sud, frusta un cavallo ripetutamente. 42 volte.
Sessantasei anni, assistant coach per il team australiano ai Giochi di Atlanta 1996, Sydney 2000 e Athens 2004, annoverato tra i più ‘tardivi’ debuttanti olimpici – aveva 50 anni quando è sceso in rettangolo a Hong Kong 2008 per classificarsi 35esimo individuale e ottavo a squadre – Ryan ha cercato di difendere il suo comportamento fornendo la sua spiegazione.
La spiegazione di Health Ryan
«Nico, il cavallo di 6 anni che si vede nel video, aveva appena mandato in rianimazione la sua proprietaria – una cara amica di famiglia – come ultimo atto esemplificativo di un carattere estremamente difficile. Era stato deciso che venisse portato al macello. Ho provato a vedere se riuscivo a salvargli la vita rimettendolo ‘in quadro’ prima che facesse male a qualcun altro» ha dichiarato il cavaliere.
Secondo quanto raccontato da Ryan, quella prima e unica ‘lavorata’ di Nico ha avuto un esito positivo e il trattamento non ha dovuto essere reiterato.
«Ho avvertito che Nico, anche se con ‘le cattive’ stava capendo… L’ho montato un altro paio di volte e il suo atteggiamento è cambiato dal giorno alla notte. Tanto che mi sono sentito di proporlo a un nuovo cavaliere che potesse essere in grado di gestirlo al meglio» ha spiegato ancora il cavaliere australiano.

«Non ho mai montato un cavallo come ho dovuto fare con Nico e come si vede nel video. È stato orribile e non è certo qualcosa che ho fatto con leggerezza. Per il cavallo si è trattato di un bivio: vita o morte. Ho ritenuto che fosse mio dovere dargli una possibilità, in qualsiasi modo. Anche se non mi piaceva… Avrei davvero preferito trovarmi altrove in quel momento. Però Nico era è vivo, ha una nuova casa e un nuovo cavaliere che conosce la sua difficoltà e il suo passato. Il suo approccio caratteriale è completamente cambiato. Incredibilmente l’uscita di questo video è stata un successo per tutti, tranne che per me. Ma sono molto felice per Nico perché gli ho potuto evitare il peggio. Devo aggiungere che questo è accaduto circa 2 anni fa e che il video è stato pubblicato da un ex dipendente scontento. Tutto quello che posso dire è che questo orribile video è stato un danno di una missione di salvataggio».
Sospensione e distanze
La federazione australiana ha immediatamente preso le distanze dai metodi riportati nel video e ha sospeso Ryan da tutte le funzioni legate al mondo equestre e dalla possibilità di competere a qualsiasi livello. Il tutto in attesa di una esaustiva indagine. La stessa linea è stata immediatamente adottata anche dalla Federazione Equestre Internazionale in quanto si è verificata una documentata infrazione del codice di condotta imposta in tema di benessere dei cavalli.
Il caso di Ryan richiama a chiare lettere quello occorso alla vigilia delle Olimpadi di Parigi 2024 a Charlotte Dujardin ed è facile quindi ipotizzare che verrà applicato lo stesso rigore imposto all’amazzone britannica.