Oristano: in corso le visite per i cavalli della Sartiglia

Quasi terminate le visite veterinarie ai cavalli candidati a partecipare alla prossima Sartiglia di Oristano, in programma il 19 e 21 febbraio 2023

La Sartiglia di Oristano: uno dei pochi posti al mondo dove bisogna stare attenti alla caduta delle stelle...Photo di Andrea Piu da Sa Sartiglia, via Wiki Commons
Oristano, 9 gennaio 2023 – La Sartiglia di Oristano si terrà, finalmente di nuovo nella sua formulazione completa di corsa all’anello e pariglie, il 19 e 21 febbraio 2023.

In questi giorni si stanno però svolgendo le visite veterinarie per controllare i 120 cavalli che ne saranno protagonisti.

La commissione veterinaria, voluta dall’Istituzione Sartiglia, è guidata dalla dottoressa Elisabetta Sechi.

“Eseguiamo un test cardiologico” ha detto Sechi, “visto che a tutti gli effetti la Sartiglia è ritenuta una competizione sportiva. Alcuni dei cavalli, soprattutto quelli dei capocorsa, sono chiamati a fare fino a cinque galoppi in una singola giornata. Ecco perché le visite sono necessarie. Importante anche il test morfologico, per verificare che gli arti siano in perfette condizioni”.

Dei 100 soggetti fino ad ora esaminati ne sono stati giudicati rivedibili due. Nei prossimi giorni verranno effettuati approfondimenti diagnostici per decidere se potranno partecipare o meno alla festa.

E’ da dieci anni che i cavalli della Sartiglia di Oristano sono al centro di questo progetto di tutela. Che è stato realizzato dalla Fondazione Oristano in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, con l’Agenzia Regionale Agris Sardegna e con l’ASL.

La visita veterinaria garantisce il benessere dei cavalli stessi durante la manifestazione, ma anche quella dei loro cavalieri e amazzoni.

Durante la festa poi ci sono una serie di test metabolici che ne valutano lo stato di forma. I dati vengono anche utilizzati “per la realizzazione di lavori scientifici curati dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari. Che ogni anno è presente, durante la manifestazione, con docenti e studenti, che permettono di capire sempre più come garantire il benessere del cavallo. Che insieme al cavaliere è re indiscusso della Sartiglia”.

Una delle migliori pariglie del 2019: Melis, Pau, Volturo – Foto Fondazione Sartiglia
Nei giorni della giostra in collaborazione con l’Agenzia Agris c’è anche un concorso dedicato ai  cavalli Anglo-Arabi allevati in Sardegna che partecipano alla manifestazione.
Questo per incentivarne la presenza: e chi meglio di loro può rispondere alla chiamata della Sartiglia?

Il concorso prevede l’assegnazione di un premio in denaro per i miglior cavalli iscritti al libro genealogico dell’Anglo-Arabo e del Sella Italiano.

A tal fine viene costituita un’apposita commissione giudicatrice, che assegna il premio Miglior Cavallo e Miglior Pariglia ai cavalli in regola con la documentazione, così come stabilito dal protocollo delle visite di idoneità.

Alla Sartiglia per pariglie si intendono i gruppi da tre cavalli i cui cavalieri, al galoppo sfrenato, eseguono figure acrobatiche spesso e volentieri in piedi sulla sella.

E il 20 febbraio ci sarà ci sarà anche la Sartigliedda, non meno appassionante della sorella maggiore…anzi!

Qui la fonte della notizia, da IteNovas