I Mustangs di Redford, Springsteen & Co

Dopo Cry Macho con Clint Eastwood, nelle sale il 2 dicembre, cavalli ancora in primo piano per un docufilm con una produzione stellare questa volta a sostegno dei Mustang

Bologna, 27 novembre 2021 –  Dopo Cry Macho con Clint Eastwood, nelle sale il 2 dicembre, cavalli ancora in primo piano per un docufilm con una produzione stellare, questa volta a sostegno dei Mustangs.

The Mustangs: America’s Wild Horses. In un titolo c’è tutto. E tutto, in questo caso, è un’entità che ha numeri davvero impressionanti.

Ci sono 80mila cavalli selvaggi che vivono in aree di suolo pubblico americano. Luoghi dei quali in pochissimi conoscono perfino i nomi… E oltre 50mila sono ‘contenuti’ nei recinti allestiti dal governo statunitense.

Una moltitudine di cavalli che da moltissimo tempo, seppur a fasi alterne, infiamma l’opinione pubblica. E non solo quella americana.

Questa volta ad accendere i riflettori sulla sorte di questi cavalli sono scesi in campo dei veri pezzi da novanta dello showbiz. E tutti a dar voce a una passione, quella per i cavalli, per la quale si sono già spesi anche in passato.

Come Robert Redford per esempio, già regista e interprete de L’Uomo che sussurrava ai cavalli e ideatore del Sundance Film Festival. O la bravissima amazzone Jessica Springsteen, olimpionica di salto ostacoli. Che, proprio lei, in questa battaglia per i selvaggi americani ha coinvolto mamma Patty (Scialfa, ndr) e naturalmente babbo Bruce…. Che a loro volta hanno trovato gioco facile nel richiamare intorno al progetto Emmylou Harris e Willie Nelson, da sempre impegnati in battaglie per i cavalli selvaggi e per l’ambiente che li ospita. Così come Blanco Brown, in una canzone appositamente scritta da Diane Warren.

Il tutto per dare vita a un documentario di 1 ora e 23 minuti in cui le immagini – magistralmente dirette da Steven Latham e Conrad Stanley, ma non c’era certo da dubitarne – tolgono letteralmente il fiato.

 

Il promo di Mustangs: America’s Wild Horses recita “Vi innamorerete di nuovo dell’America e capirete perché proteggere i nostri cavalli selvaggi sulle terre pubbliche è qualcosa per cui combattere”

Anche il giornalista premio Pulitzer David Phillipps ha tenuto a lanciare il proprio endosement per questo documentario. «Il cavallo selvaggio è così radicato nell’immaginario americano che perfino chi non ne ha mai visto uno gli riconosce una valenza simbolica. Fierezza, indipendenza, libertà e appartenenza a una nazione».

«I cavalli selvaggi americani stanno combattendo per il loro ultimo spazio vitale. La crescente competizione per lo sfruttamento delle risorse naturali minaccia le aree selvagge, i nostri cavalli selvaggi e tutte le specie che vi abitano. I cavalli sono parte della trama del tessuto di cui è composta l’America. Ciò che minaccia loro, minaccia anche noi». Queste le parole di Robert Redford.

Mustangs: America’s Wild Horses è uscito negli States lo scorso 15 ottobre e speriamo sia presto disponibile anche sulle piattaforme del web.