No Result
View All Result
  • Accedi

Nessun prodotto nel carrello.

Mi fai stare benedi Corrado Piffanelli
Cavallo Magazine
Abbonamento annuale carta e digitale 1 Anno a € 25,00
  • EVENTI
    • Fieracavalli
    • Olimpiadi
    • Paralimpiadi
    • Ponyadi
    • Piazza di Siena
  • SPORT
    • Salto ostacoli
    • Completo
    • Dressage
    • Attacchi
    • Endurance
    • Reining
    • Volteggio
    • Polo
    • Horseball
    • Monta da lavoro
    • Equitazione paralimpica
    • Western
    • Al via i Campionati Italiani Giovanili Prestige È iniziata all’Arezzo Equestrian Centre la quattro giorni di gare riservate alle giovani leve. Prime prove in campo e subito emozioni con i successi di Del Vecchio, Fenocchio, Spano e Boni.
    • Il ‘nostro’ Chatolinue PS va in Irlanda Nuovo passaggio di proprietà del portentoso cavallo valorizzato da Riccardo Pisani ai massimi livelli internazionali
    • Salto ostacoli
    • Completo
    • Dressage
    • Attacchi
    • Endurance
    • Reining
    • Volteggio
    • Polo
    • Horseball
    • Monta da lavoro
    • Equitazione paralimpica
    • Western
  • IPPICA
  • TURISMO
  • CULTURA
    • Podcast
  • PEOPLE
    • Dal Web e TV
    • Moda & Tendenze
    • Tech
  • JUNIOR
  • CRONACA
  • BENESSERE
    • Ippoterapia
    • Fitness
    • Riabilitazione Equestre
  • SHOP
  • EVENTI
    • Fieracavalli
    • Olimpiadi
    • Paralimpiadi
    • Ponyadi
    • Piazza di Siena
  • SPORT
    • Salto ostacoli
    • Completo
    • Dressage
    • Attacchi
    • Endurance
    • Reining
    • Volteggio
    • Polo
    • Horseball
    • Monta da lavoro
    • Equitazione paralimpica
    • Western
    • Al via i Campionati Italiani Giovanili Prestige È iniziata all’Arezzo Equestrian Centre la quattro giorni di gare riservate alle giovani leve. Prime prove in campo e subito emozioni con i successi di Del Vecchio, Fenocchio, Spano e Boni.
    • Il ‘nostro’ Chatolinue PS va in Irlanda Nuovo passaggio di proprietà del portentoso cavallo valorizzato da Riccardo Pisani ai massimi livelli internazionali
    • Salto ostacoli
    • Completo
    • Dressage
    • Attacchi
    • Endurance
    • Reining
    • Volteggio
    • Polo
    • Horseball
    • Monta da lavoro
    • Equitazione paralimpica
    • Western
  • IPPICA
  • TURISMO
  • CULTURA
    • Podcast
  • PEOPLE
    • Dal Web e TV
    • Moda & Tendenze
    • Tech
  • JUNIOR
  • CRONACA
  • BENESSERE
    • Ippoterapia
    • Fitness
    • Riabilitazione Equestre
  • SHOP
Cavallo Magazine
No Result
View All Result

Home | Cultura equestre | Mongolia, la diplomazia dei cavallini

Mongolia, la diplomazia dei cavallini

In pochi giorni, due cavalli Mongoli sono stati regalati dal governo del paese asiatico ad altrettanti cittadini americani: uno, Victory a Barron Trump, il figlio del presidente americano e l'altro, Marshall, al segretario della Difesa degli Stati Uniti

25 Ottobre 2019
di Maria Cristina Magri

Ulan Bator, 13 agosto 2019 – I cavalli sono sempre stati scelti come dono speciale, e molto gradito, dai potenti di tutte le epoche: e anche ai nostrri giorni, così moderni e tecnologici, sembra che abbiano ancora un certo appeal.

Tant’é che in pochi giorni il governo della Mongolia ha fatto omaggio di due dei suoi famosi, piccoli ma tenaci  cavalli delle steppe ad altrettanti personaggi di spicco del governo degli Stati Uniti.

I fortunati sono stati Barron Trump, il figlio 13enne che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avuto con l’attuale moglie, Melania, che ha ricevuto in dono Victory; e in seconda battuta il segretario della Difesa Usa, Mark Esper, cui è spettato Marshall.

Entrambi i cavalli rimarranno a vivere, comunque, in Mongolia ma i loro nuovi proprietari hanno avuto l’onore  di dare loro il nome: Barron ha scelto Victory, mentre Esper (cui il cavallo è stato consegnato dal suo omologo di Ulan Bator, il Ministro della Difesa Nyamaa Enkhbold) ha deciso per Marshall in ricordo del generale che guidò la ricostruzione dell’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale.

E intanto altri due cavalli Mongoli, Custode e Tgegheré, stanno portando a termine il loro lunghissimo viaggio con Paola Giacomini: ma questa è un’altra, bellissima,  storia…

I cavalli che fecero l’Impero.

“Un uomo senza cavallo è come un uccello senza ali”,  proverbio mongolo.

I Mongoli vivevano e morivano a cavallo e a cavallo conquistarono quasi tutto il mondo allora conosciuto in Occidente – oltre a una bella fetta d’Asia che non era ancora mai stata guardata da occhi europei.

Montavano per la maggior parte piccoli cavalli della loro steppa: molto robusti, resistentissimi, estremamente frugali e parchi di necessità o cure. Il tipo più antico vive ancora oggi nella parte meridionale della Mongolia e non è cambiato in nulla dai tempi di Gengis Khan, ma ne esistono di differenti varietà: quelli del deserto hanno zoccoli più larghi degli altri, la varietà delle montagne è più piccola e robusta, mentre quelli delle steppe sono i più alti e veloci.

Mediamente il cavallo (non pony: per quanto sotto misura è proprio un cavallo) Mongolo ha una altezza al garrese dai 124 ai 148 cm., riesce a sopravvivere in un clima che va dai + 40° ai -30° anche con quantità minime di cibo, può percorrere al galoppo dieci chilometri senza mai rallentare e ne copre 90 in una giornata anche su terreni montuosi ed accidentati.

Vengono allevati rigorosamente allo stato brado, le giumente vengono munte per ottenere il kumyss, una bevanda fermentata. I mongoli non identificano con un nome i loro cavalli ma hanno più di duecento vocaboli per descriverne il mantello e i segni particolari.

Da notare che, pratici e di buon senso com’erano, i mongoli man mano che passavano in terre ricche di cavalli ne prelevavano ed utilizzavano i migliori e i più adatti alle loro esigenze.

Derivano dal cavallo Mongolo le razze giapponesi di Misaki, Taishu, Tokara, Kiso, Yonaguni, Noma, Hokkaido e Myako e le analisi genetiche hanno rilevato un collegamento anche con i cavalli Islandesi e alcuni pony delle Isole Britanniche e dell’Europa centrale.

Alcuni commercianti svedesi poi, nei secoli passati, avevano acquistato soggetti della Mongolia tramite i russi che si pensa abbiano contribuito all’allevamento del pony Fjord e altre razze.

 

 

Tags: barron trump caval donato cavalli mongoli cronaca cultura equestre diplomazia equitazione gengis khan kumyss mare d erba mark esper mongolia people regalo storia
Articolo Precedente

Cavalli anziani: Donnerbube, che è praticamente un giovanotto

Prossimo Articolo

Olympic champion Jung claims Ready Steady Tokyo test event honours

Della stessa categoria ...

Proton, la chinea di Papa Leone …potrebbe diventare nostro?
cronaca

Proton, la chinea di Papa Leone …potrebbe diventare nostro?

16 Ottobre 2025

Si chiama Proton, è un bellissimo Purosangue Arabo grigio che viene dalla Polonia donato a Leone XIV da Andrzej Michalski

di Maria Cristina Magri
Paris, la capitale del Purosangue
Cultura equestre

Paris, la capitale del Purosangue

15 Ottobre 2025

Ridente cittadina del Kentucky, Paris strizza l’occhio al titolo di capitale del turf e inaugura il murales dedicato a Sunday...

di Liana Ayres
Dipendenza digitale: i cavalli ci aiutano anche in questo
Eventi

Dipendenza digitale: i cavalli ci aiutano anche in questo

15 Ottobre 2025

Il cavallo nella prevenzione della dipendenza digitale negli adolescenti: la tavola rotonda al Circo Massimo

di Redazione Cavallo Magazine
In viaggio sulla Francigena verso Roma, 25 anni dopo: e credendoci sino in fondo
Turismo equestre

In viaggio sulla Francigena verso Roma, 25 anni dopo: e credendoci sino in fondo

15 Ottobre 2025

8 binomi e 7 amici di appoggio lungo la Via Francigena: un pellegrinaggio di fede, amicizia e passione equestre

di Maria Cristina Magri
Roma Global: non è stato ‘solo’ sport
People & Horses

Roma Global: non è stato ‘solo’ sport

13 Ottobre 2025

Durante lo spettacolo 'Cavalli a Roma' è stato consegnato un premio speciale ad Annamaria Bernardini de Pace

di Maria Cristina Magri
La famosa invasione dei pony ruggenti in Veneto
People & Horses

La famosa invasione dei pony ruggenti in Veneto

10 Ottobre 2025

Finalmente Spartaco ha potuto far vedere la sua anima ruggente: perché i pony, si sa, dentro sono molto più grandi...

di Maria Cristina Magri
Prossimo Articolo
I Podcast di Cavallo Magazine

I Podcast di Cavallo Magazine

Articoli correlati

Cultura equestre

A proposito del Frisone, la gemma dei Paesi Bassi

A proposito del Frisone, la gemma dei Paesi Bassi
Cultura equestre

Biodiversità e Przewalski vanno avanti…

Biodiversità e Przewalski vanno avanti…

In evidenza

Al via i Campionati Italiani Giovanili Prestige

Al via i Campionati Italiani Giovanili Prestige

16 Ottobre 2025
Il ‘nostro’ Chatolinue PS va in Irlanda

Il ‘nostro’ Chatolinue PS va in Irlanda

16 Ottobre 2025
Oslo getta la spugna: annullata la tappa di Coppa del Mondo

Coppa del Mondo: parte la corsa alla finale

16 Ottobre 2025
Proton, la chinea di Papa Leone …potrebbe diventare nostro?

Proton, la chinea di Papa Leone …potrebbe diventare nostro?

16 Ottobre 2025
Categorie
  • EVENTI
  • SPORT
  • IPPICA
  • TURISMO
  • CULTURA
  • PEOPLE
  • JUNIOR
  • BENESSERE
  • IN EVIDENZA
  • EDITORIALE
  • SHOP
Contatti
REDAZIONE
[email protected]

ABBONAMENTI
[email protected]

PUBBLICITÀ
[email protected]

© 2024 All right reserved MONRIF NET S.r.l. – P.Iva 12741650159

Bentornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • EVENTI
    • Fieracavalli
    • Olimpiadi
    • Paralimpiadi
    • Ponyadi
    • Piazza di Siena
  • SPORT
    • Salto ostacoli
    • Completo
    • Dressage
    • Attacchi
    • Endurance
    • Reining
    • Volteggio
    • Polo
    • Horseball
    • Monta da lavoro
    • Equitazione paralimpica
    • Western
  • IPPICA
  • TURISMO
  • CULTURA
    • Podcast
  • PEOPLE
    • Dal Web e TV
    • Moda & Tendenze
    • Tech
  • JUNIOR
  • CRONACA
  • BENESSERE
    • Ippoterapia
    • Fitness
    • Riabilitazione Equestre
  • SHOP