Diciamo la verità: siamo grandi debitori di benessere verso i cavalli. Nessuno ha mai aiutato tanto le persone a superare le crisi e le difficoltà dei momenti più tragici, nessuno ha mai dimostrato tanta sensibilità, empatia, intelligenza emotiva e comunicazione non verbale da salvare tutti, piccini e grandi, da momenti difficili, problemi insolubili, crisi gravissime, momenti drammatici.
E il cavallo ci salverà ancora. In questa epoca storica caratterizzata dall’esplosione del virtuale, dall’isolamento progressivo delle persone, dalla perdita dei rapporti reali, dall’ansia progressiva e dallo stress, il cavallo, silenzioso ma sempre disponibile, in branco e senza telefonino, ci indicherà lentamente la via.
Come ha fatto salvando la nostra economia, proteggendoci in guerra, difendendo i più deboli, aiutandoci negli spostamenti più pesanti, trasformandosi in bravo medico con l’ippoterapia. Come fa ogni giorno con ciascuno di noi, proteggendoci dai malumori, regalandoci quella serenità sicura quotidiana, assicurandoci una sponda immancabile sulla quale ritrovare il nostro equilibrio. Soprattutto in questo periodo storico, con l’umanità immersa in realtà virtuali sempre più deformanti, con ritmi sempre più veloci da sfiorare l’alienazione, il cavallo ci offre un porto sicuro, lui che sa leggere tutto il linguaggio non verbale che va dai gesti ai movimenti, dagli sguardi agli odori, dalle piccole tensioni ai momenti di rilassamento, lui che sa conoscere il nostro alfabeto emotivo ben più di noi stessi, ricordandoci, ogni giorno, che un altro equilibrio è possibile, un mondo a voce bassa, senza like, basato sul pensiero lento e sul respiro profondo, in connessione con la natura e altre persone anziché con i follower e gli hater.
Anche di questa oasi di benessere, oggi limitata ancora a una solida minoranza, ma in prospettiva sempre più diffusa soprattutto tra i giovanissimi e le giovanissime, siamo debitori noi bipedi ai nostri amici cavalli. Ed è anche per questo motivo, oggi intuito da pochi ma che siamo sicuri presto tutti sapranno apprezzare, che ogni anno Cavallo Magazine, nel suo nuovo concept editoriale con numeri monografici dedicati a specifici argomenti, ruota i temi delle singole riviste ma non rinuncia mai all’appuntamento ormai consolidato con il numero sul benessere.
Anche perché il tema è talmente ampio e soggetto a innovazioni continue, tecnologiche, digitali, filosofiche e commerciali, che ogni anno troviamo sempre più spunti di quanti ne avevamo previsti inizialmente e ogni anno ci lasciamo con la sensazione di aver colpevolmente tralasciato qualcosa e la precisa promessa di recuperarlo per il prossimo anno. Quando cambieremo ancora tutti i temi mainstream della rivista, ma sicuramente non quello del benessere.
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