Due giorni di congresso per la filiera equestre in Cina, e guardate che numeri

A Tsingtao, per la prima volta nella storia si sono riuniti tutti i nomi che contano della filiera equina cinese: sport equestri e ippica al centro dell’attenzione

Tsingtao, 31 ottobre 2017 – Si sono appena chiusi i lavori del primo summit dell’International Horse Industry cinese fortemente voluti da Li Yanyang, editore e fondatore della rivista cinese Horsemanship (che nel 2016 ha compiuto i dieci anni), e l’ufficio dello sport della città che sta puntando molto sullo sviluppo del turismo e del tempo libero in generale e sugli sport equestri in particolare.

L’obiettivo del summit è stato quello di mettere in contatto i players del settore equestre cinese con il mondo dell’equitazione internazionale: Nuova Zelanda, Australia,  Gran Bretagna, Germania,  Stati Uniti (Lexington Park), Ungheria,  Polonia e Francia presenti in forze all’evento.

Il comparto equestre in Cina è cresciuto in modo esponenziale dopo le Olimpiadi del 2008, e tenendo conto del fatto che il governo cinese sta investendo molto per promuovere l’equitazione ci sarebbe da fare un pensierino sulla opportunità di imparare a nitrire per ideogrammi: in Cina ci sono 907 club equestri, di cui 100 aperti solamente dal 2015 al 2016. 

Il tasso medio ci crescita annuale dei membri di questi club è aumentato del 33%, in totale i membri erano 270.000 alla fine del 2016.

Più di 8.000 cavalli sono stati acquistati da centri ippici cinesi sempre nel 2016 e si prevede una crescita del 10% di questo dato per l’anno in corso; di tutti questi cavalli, il 43% è importato dall’estero.

Nel 2015 per l’acquisto di cavalli dall’estero i cinesi hanno speso più di 70 milioni di dollari.

Come si dice in cinese nitrito? 亞硝酸鹽 ma non scoraggiatevi, cavallo è più semplice: 馬

Da notare che alla 11° edizione della China Horse Fair tenutasi a Pechino dal 12 al 14 ottobre 2017 c’erano espositori russi, olandesi, francesi, coreani, tedeschi, americani, francesi, belgi, inglesi, australiani, argentini, svedesi e polacchi: nemmeno uno italiano.

Qui la fonte della notizia, i dati statistici sono della CHF

Aggiornamento del 3 novembre 2017: ci scrive Evelyn Tarasconi, al China Horse Fair 2017 c’era (evidentemente ci era sfuggito) un espositore Made in Italy. Si tratta della Associazione Mondiale Haflinger Allevamento e Sport con sede a Bolzano, in Cina per il secondo anno consecutivo.

Che dire, felici di poter essere smentiti: e bravi Haflinger!