Ci ha lasciato Adalberto Magliari Galante

Scompare un uomo che ha legato tutta la sua vita al mondo dei cavalli e del completo in particolare, pur essendosi dedicato anche ad attività professionali lontano dallo sport equestre

Adalberto Magliari Galante in gara ai Pratoni del Vivaro nel 1962 su Aron e in un recente primo piano (ph. l'Année Hippique e Marina Cima)

Bologna, lunedì 20 marzo 2023 – Adalberto Magliari Galante è stato un uomo capace di racchiudere in sé stesso una grande varietà di figure: e tutte di altissimo livello, tutte di qualità massima, tutte di spessore notevolissimo. E’ stato un manager, un dirigente, un tecnico, un istruttore, un organizzatore: e sempre con la sua inconfondibile firma di gentiluomo, di uomo di cultura, di persona di esperienza.

Personaggio autorevole e carismatico, raffinato ma concreto, intelligente e comprensivo, distinto ma essenziale: una di quelle persone che nell’interlocutore suscitano pura e semplice ammirazione. Uomo di cavalli, ovviamente, formatosi nella specialità del completo fin da quando, ragazzino, ha partecipato al Saggio delle Scuole nel 1950 nelle file della Società Ippica Romana – la leggendaria Farnesina – insieme a Miriam Nasalli Rocca, Fausto Puccini e Graziano Mancinelli. Da lì in poi la sua vita è stata legata indissolubilmente al completo, specialità nella quale ha preso parte a gare di alto livello entrando anche nella lista dei probabili olimpici per i Giochi del 1956.

Ha fatto tante cose, Adalberto, nella sua vita. Certamente una delle più significative in assoluto è stata la direzione e l’organizzazione di Eques, un evento formidabile andato in scena a Milano nel 1988 e 1989. Nei saloni della fiera meneghina questo show favoloso della durata di più giorni ha deliziato il pubblico con gare e spettacoli tra cui ha fatto spicco la presenza del Cadre Noir, oltre a un concorso di salto ostacoli internazionale juniores che ha rappresentato il debutto in Italia di un predestinato come Rodrigo Pessoa; ma poi gare e teatro e rassegne e mostre e musica… un contenitore quasi senza fondo di proposte entusiasmanti dalla mattina alla sera senza soluzione di continuità.

Adalberto è stato un uomo importante e di riferimento: per la sua grande e meravigliosa famiglia, per sua moglie Manuela, per i suoi figli Luigi, Roberta e Alessandra, ma anche per tutto il mondo dello sport equestre ogni volta che a lui è stato chiesto un parere, un intervento, un consiglio, una semplice opinione… Adalberto è mancato, fisicamente, ma è quasi impossibile pensare che ci abbia lasciato. Infatti così non è: la sua presenza e il suo segno in questa nostra vita rimarranno semplicemente indelebili.