Gentilezza e sportività: se si dovesse sintetizzare al massimo l’essenza delle caratteristiche di una persona, nel caso del generale dell’Arma dei Carabinieri Giancarlo Gutierrez si potrebbe dire questo. Gentilezza e sportività, intese nella loro accezione più ampia, più pura, più profonda e totale e indiscriminata.
Ma sarebbe una sintesi davvero troppo sintetica: Giancarlo Gutierrez non è circoscrivibile ‘dentro’ questo semplice perimetro, uomo dall’esistenza piena di cose, di relazioni, di imprese sportive, di storia e di storie… E naturalmente e inevitabilmente di cavalli. Cavalli: la sua vita.
Nato l’11 luglio 1932, sardo purosangue, figlio di quell’Antonio Gutierrez grande protagonista dello sport equestre italiano e internazionale prima e dopo la seconda guerra mondiale, Giancarlo è stato un cavaliere di grande e precoce qualità. Lo si immagina abitualmente come atleta nella specialità del salto ostacoli, ma è stato in completo che lui ha partecipato alle Olimpiadi: a Stoccolma, nel 1956, risultando infine il migliore della squadra azzurra al 7° posto in sella a Winston nella classifica individuale su 56 concorrenti e – insieme ad Adriano Capuzzo su Tuft of Heather e a Giuseppe Molinari su Uccello – al 5° posto di quella a squadre su un totale di diciotto rappresentative. Dopo aver esordito al Saggio delle Scuole nel 1948 e averlo vinto con la squadra di Cagliari composta anche da Tonino Cassini, Mario Porrà e Anna Maria Fadda…
Giancarlo Gutierrez in salto ostacoli ha preso parte alle più importanti Coppe delle Nazioni del mondo ottenendo risultati importanti tra la seconda metà degli anni Cinquanta e la prima degli anni Sessanta, condividendo magnifiche imprese sportive con campioni del calibro di Piero e Raimondo d’Inzeo, Salvatore Oppes, Lalla Novo… Essendo tra l’altro testimone diretto dell’esordio in Coppa delle Nazioni di Graziano Mancinelli: a Lucerna, nel 1958, entrambi componenti la squadra azzurra in quell’occasione. Giancarlo Gutierrez è stato inoltre un grande valorizzatore di cavalli italiani e sardi, in particolare quelli dell’allevamento de Nora di Donna Tona Musio Scano con la quale esisteva uno stretto legame di parentela familiare.
Il valore di Giancarlo Gutierrez come cavaliere e uomo di cavalli è testimoniato quindi dalla sua storia sportiva, dai suoi risultati, dai suoi compagni di gara. Il valore di Giancarlo Gutierrez come uomo è testimoniato dalla considerazione che di lui hanno le persone che lo hanno conosciuto: tutti, indistintamente tutti, lo adorano. Solo questo. Questa mattina ci ha lasciato una persona semplicemente speciale.