Gli esami non finiscono mai: nemmeno per i cavalli…

Siamo nel cortile della caserma di polizia di Lodz, in Polonia: l’esame è quello per i cavalli addetti ai servizi di ordine pubblico

Esami per i cavalli della polizia di Lodz, in Polonia - EPA/ROMAN ZAWISTOWSKI
Varsavia, 29 aprile 2021 – La preparazione è d’obbligo, quando si è chiamati ad occupare un posizione di responsabilità.

Quindi anche per i cavalli sono previsti esami e prove prima di ogni avanzamento di carriera: specialmente quando si tratta di cavalli della Polizia.

Come questi che stanno sostenendo le prove per guadagnare il loro bravo attestato per i servizi di ordine pubblico nella caserma della guarnigione di Polizia di Lodz, in Polonia.

Con una simulazione vengono ricreate le condizioni di una tumultuosa manifestazione: agenti schierati, rumori forti, sirene, fuoco, fumo, lancio di razzi, folla aggressiva.

E i candidati devono dimostrare sangue freddo, calma e padronanza dei propri nervi: solo così supereranno gli esami e guadagneranno l’avanzamento di grado.

Quelli della fotografia sembrano aver preso decisamente buoni voti, non vi pare?

In tutto il mondo si sta ripensando all’utilizzo dei cavalli nelle forze di polizia, declinato però in modo del tutto differente dal vecchio concetto di carica intimorente.

Scordiamoci le cariche di vecchia memoria, sciabole sguainate e cavalli che fuggono in avanti al galoppo. Oggi i reparti montati hanno obiettivi del tutto diversi, e il cavallo non serve ad offendere o attaccare. Ma a contenere eventuali movimenti di persone, bloccare il passaggio a manifestanti più o meno pacifici o al contrario permettere e proteggere quello di mezzi di soccorso e di supporto.

E siamo orgogliosi di ricordare che un ottimo esempio, preso a modello in diversi paesi d’Europa, viene proprio dall’Italia.

Dai reparti a cavallo dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato del nostro Paese, all’avanguardia in questo campo particolare.

Interessante una notizia che abbiamo trovato qui, su Commenti Memorabili, riguardo cani e cavalli della polizia polacca.

Il governo del paese slavo  ha  infatti presentato  una legge per il sostegno economico al loro pensionamento.

Così che i privati cittadini  che si prendono carico degli ultimi anni di questi servitori dello Stato non debbano sostenere in toto le spese del loro mantenimento.

Spesso, come da noi, si tratta degli agenti che furono loro conduttori e cavalieri.

Ci sembra una ottima idea…da prendere a modello, magari.