Il Tettenhall Horse Sanctuary chiude i battenti. Dal momento che probabilmente nessuno conosce questa realtà, la cosa potrebbe costituire quella che verrebbe definita una ‘non notizia’ però…
Di fatto cela molti aspetti che invece dovrebbero interessarci, arricchirci e semmai farci anche riflettere.
Il Tettenhall Horse Sanctuary è una struttura nata dal desiderio di Billy Wilson di aiutare i cavalli in difficoltà. Per 47 anni della sua vita, Billy e la sua famiglia hanno dedicato ogni grammo della loro energia per dare casa, cure, cibo e affetto ai cavalli lasciati indietro.
Che tradotto in pratica significa investire ogni singolo penny del loro lavoro ‘normale’ di persone ‘normali’ in fieno, truciolo, mangime, medicine, veterinari, spazzole. Tenendosi solo lo stretto necessario per le bollette di casa e per ciò che serve strettamente per vivere.
Sacrifici veri, dove le vacanze le hanno davvero viste con il binocolo, eppure fatti come se facessero parte del loro modo di ‘abitare’ in questo mondo.
47 anni sono un sacco di tempo… Una vita.
E poi, a un certo punto, quando l’età e la stanchezza si fanno sempre più pesanti e quando lavorare non basta più per potersi garantire il necessario, le cose cambiano. Devono cambiare.
E così arriviamo, con tutta una vita in mezzo, allo scorso 30 maggio. Il giorno in cui Billy, conosciuto anche come Mr Mouse, ha dovuto arrendersi. Lui che non si era arreso proprio mai…
Gli animali sono stati riallocati e il sogno del Tettenhall Horse Sanctuary è finito. Non tornerà perché questa volta non siamo in un happy ending in stile americano. Siamo nella vita reale delle persone e degli animali. Siamo al centro delle loro miserie.
Molte charity britanniche hanno cercato di aiutare Billy Wilson a resistere, ma alla fine l’ineluttabile ha avuto il sopravvento.
«A causa dello stato di salute determinato dall’età di mio padre, dalla necessità di occuparmi tanto di lui quanto di mia madre, dalla pressione dei conti di gestione e dei veterinari del rifugio non abbiamo avuto altra via se non chiudere i battenti». La dichiarazione arriva da Verity, la figlia di Billy che negli ultimi tempi si era fatta carico di molti aspetti ai quali il padre non era più in grado di provvedere.
Il Tettenhall Horse Sanctuary, al momento della chiusura, ospitava 20 equidi: 10 asini, un mulo e nove tra pony e cavalli. Molte charity hanno aperto le proprie porte per questi animali che ora sono di nuovo al sicuro. Esattamente come lo sono stati per tanti anni al Tettenhall. Due, su consiglio dei veterinari della Redwings Horse Sactuary, sono stati addormentati e altri due Shadow e Pop, sono rimasti con i Wilson.
Una decisione difficilissima quella che hanno dovuto prendere queste meravigliose persone alle quali non possiamo che esprimere solidarietà e gratitudine. Per loro il benessere dei cavalli e dei loro animali è venuto sicuramente prima dell’egoismo di possederli. E la loro storia spiega drammaticamente bene che le charity britanniche, storicamente baluardi del benessere dei cavalli, sono in pesante sofferenza economica.
«La chiusura di Tettenhall è l’esempio esatto delle difficoltà che stanno affrontando moltissime associazioni in tutti gli UK. Le associazioni per il benessere dei cavalli devono combattere contro l’aumento spropositato dei costi, le risorse limitate e la crescita delle richieste di aiuto» ha commentato Hannah Bryer, direttrice del National Equine Welfare Council (NEWC).