Gaudiano e Bologni in finale di Coppa del Mondo

I due azzurri saranno in campo a Goteborg dal 31 marzo al 5 aprile per disputare la finalissima mondiale: per entrambi è la prima della carriera

Emanuele Gaudiano (a sinistra) e Filippo Bologni (ph. UM)

Bologna, mercoledì 24 febbraio 2021 – Sarà Filippo Bologni ad affiancare Emanuele Gaudiano in finale di Coppa del Mondo. Il selezionatore azzurro Duccio Bartalucci ha sciolto le riserve indicando così il secondo nominativo azzurro in gara a Goteborg dal 31 marzo al 5 aprile in sostituzione di Emilio Bicocchi, i cavalli del quale in questo momento non sono ancora pronti per un impegno di tale portata. Gaudiano e Bicocchi infatti sono i due azzurri che al termine del girone di qualificazione 2019/2020 avevano conquistato la partecipazione alla finale di Las Vegas, quella dello scorso anno cancellata a causa della pandemia. I gironi di qualificazione 2020/2021 sono stati tutti annullati, ma la Fei ha deciso di mantenere regolarmente in calendario la finale di Goteborg, riservandola – molto giustamente – ai qualificati dell’anno precedente: in quella graduatoria il primo degli azzurri dopo Emilio Bicocchi è appunto Filippo Bologni. Ecco di seguito le dichiarazioni del c.t. Duccio Bartalucci e dei due nostri cavalieri.

DUCCIO BARTALUCCI – Ho ritenuto naturale e corretto operare una scelta tecnica che fosse anche in linea con il presupposto, meritocratico ed oggettivo, di dover tenere conto dei risultati conseguiti in quella specifica competizione (circuito di Fei World Cup 2019/2020, ndr). Motivo per cui, per affiancare Gaudiano e rappresentare l’Italia a Göteborg, ho deciso di designare colui che si trovava al terzo posto in ordine di graduatoria. Per Filippo e Quilazio questa finale credo possa rivelarsi un’occasione unica per due ragioni: in primis, facendo bene potranno confermare di essere un binomio ormai pronto e collaudato su cui poter fare pieno affidamento in una stagione densa di impegni che vedrà la Nazionale impegnata su più fronti; il secondo perché – ma il discorso vale ovviamente anche e soprattutto per Emanuele Gaudiano – venuto a mancare il percorso di avvicinamento abituale comune a tutti i cavalieri con la partecipazione alle varie tappe di qualificazione, sarà giocoforza una gara che, in assenza di un vero e proprio favorito, potrebbe regalare alcune sorprese. In buona sostanza ritengo che a Göteborg l’Italia sarà ottimamente rappresentata e il mio invito, rivolto soprattutto a loro, è quello di sognare in grande. Senza troppi calcoli, provando a sfruttare nel miglior modo possibile questa magnifica opportunità che gli si è materializzata davanti.

FILIPPO BOLOGNI – La convocazione della Federazione mi ha riempito d’orgoglio, non solo perché rappresenterò l’Italia in un evento di primissimo livello, ma anche perché sono pochi i cavalieri italiani che possono annoverare nel proprio curriculum la partecipazione a una finale di Coppa del Mondo ed essere tra loro è per me una soddisfazione immensa. Vivrò questo appuntamento come una vera occasione, un’opportunità, cercando di fare tesoro di quanto di buono potrà arrivare da questa esperienza. Quilazio è in forma. Con lui parteciperò a due internazionali in Italia, il primo a Cattolica e il secondo ad Arezzo, a questi aggiungerò gli allenamenti già programmati nel maneggio coperto della mia scuderia, dove ho la possibilità di provare diversi percorsi prima della gara. Sono consapevole che nessuno di noi ha saltato in indoor durante la stagione, ma siamo tutti sulla stessa barca e i nostri cavalli sono ormai abituati a saltare sia al coperto sia all’aperto. È un onore per me potere condividere questa esperienza con Emanuele, anche perché facciamo parte entrambi del gruppo sportivo dell’Arma dei Carabinieri.

EMANUELE GAUDIANO – Dopo una prima delusione dovuta alla cancellazione di Las Vegas, certamente necessaria a causa della pandemia, è arrivata l’ottima notizia della partecipazione alla finale di Göteborg. Sono molto carico per questo appuntamento e sono pronto, come sempre, a dare il meglio. Una sensazione indescrivibile anche perché è la mia prima volta in una finale di Coppa del Mondo. Ciò che mi rende orgoglioso è rappresentare l’Italia e poterlo fare indossando la divisa dei Carabinieri è certamente una soddisfazione in più. Chalou è davvero in forma. Dopo aver saltato Salisburgo, adesso sarò insieme a lui a Doha per due settimane.