Rolex: che grande il Grand Slam!

Il prossimo dicembre con lo Csi di Ginevra riparte il circuito mondiale firmato dalla prestigiosa casa orologiera svizzera: rivediamone modalità e regolamento, e soprattutto una serie di interessanti dati statistici

Siamo nel 2015: Scott Brash su Hello Sanctos vince il Gran Premio Rolex ad Aquisgrana (ph. Kit Houghton/Rolex)

Bologna, mercoledì 14 ottobre 2020 – E’ nato nell’aprile del 2013: una vita ancora relativamente breve, ma il Rolex Grand Slam of Showjumping è diventato immediatamente uno dei più grandi titoli della storia del salto ostacoli mondiale. Non poteva che essere così, del resto: il circuito si snoda su una serie di tappe costituite dai più prestigiosi e importanti concorsi del mondo mettendo in palio un montepremi da capogiro e basandosi su un regolamento semplicissimo che però stabilisce una sfida estrema…

Quali sono i concorsi? Gli Csio di Calgary (Canada) e Aquisgrana (Germania), gli Csi di Ginevra (Svizzera) e ‘S-Hertogenbosch (Olanda). Ecco il regolamento e il montepremi: il cavaliere che vince quattro Gran Premi consecutivi (indipendentemente da quale sia il GP di… partenza) si assicura due milioni di euro; tre vittorie consecutive fruttano un milione di euro; due vittorie consecutive 500 mila euro; due vittorie non consecutive 250 mila euro. Conta il cavaliere: il quale potrebbe montare un cavallo diverso in occasione di ciascun Gran Premio.

Come si vede molto semplice sulla carta, ma tremendamente difficile… sul campo! Infatti nella storia del Grand Slam solo un cavaliere è riuscito nell’impresa massima, peraltro al tempo in cui i GP che formavano il circuito erano tre (non si era ancora aggiunto ‘S-Hertogenbosch): nel 2015 il britannico Scott Brash, in sella sempre al suo formidabile Hello Sanctos, vincitore a Ginevra 2014, Aquisgrana 2015 e Calgary 2015.

Nel 2020 ovviamente non si è disputato nemmeno uno dei concorsi tappa del Grand Slam, tutti annullati a causa della pandemia del Covid-19: in dicembre ci sarà però lo Csi di Ginevra, eletto più volte come il miglior concorso indoor del mondo, e allora i ‘temi’ legati a questo prestigioso trofeo firmato Rolex torneranno di prepotente attualità. In attesa di quel momento, tuttavia, Rolex ha prodotto una serie di dati e statistiche che ci raccontano molto del valore e dell’importanza che il Grand Slam – al di là dell’aspetto squisitamente economico – ha stabilito dal 2013 a oggi. Vediamone alcuni.

Spettatori sul campo: 653.500

Spettatori su Facebook e Instagram: 4.200.000

Cavalli che hanno partecipato al circuito: 1.676

Età media dei cavalli: 12 anni

Cavalieri che hanno partecipato al circuito: 606

Età media dei cavalieri: 36 anni e 3 mesi

Montepremi distribuito: più di 5 milioni di euro

Visualizzazioni su Youtube: 6 milioni e 300 mila

Volontari scesi in campo: 2.150

Giornalisti e fotografi accreditati: 1.107

Totale degli anni di vita dei quattro concorsi: 280