Sale la temperatura a Palermo e non solo per il caldo

Aggredita dallo gnuri al quale ha ‘rovinato’ l’affare. È la storia di una volontaria a Palermo, intervenuta per ‘difendere’ l’ordinanza Lagalla

Bologna, 23 luglio 2023 – Nell’estate rovente in cui perfino Confindustria propone cassaintegrazione per i lavoratori esposti, nelle ore di lavoro, al caldo torrido (oltre i 35 gradi), a Palermo, dove di gradi ce ne sono almeno 40 in questi giorni, i cavalli continuano il servizio con le carrozze dei turisti.

Dopo le disposizioni del sindaco Lagalla e annesse e conseguenti proteste degli animalisti, si va avanti come se il tema fosse di pura filosofia… E non si trattasse invece di qualcosa di estremamente tangibile come il benessere – ma in questo caso semplicemente dell’esistenza in vita – dei cavalli.

A fare notizia, in pieno Caronte bis, non è tanto il caldo, quanto l’acceso alterco che si è verificato proprio nella città di Palazzo d’Orleans. Tra uno gnuri (questo il nome dei vetturini palermitani) e una animalista zelante.

 

 

Secondo la cronaca locale, l’animalista avrebbe cercato di interrompere la trattativa tra alcuni turisti e lo gnuri. «Avevo appena interrotto la trattativa per una corsa mentre c’erano oltre 38 gradi di temperatura – ha raccontato la volontaria all’Ansa.it – Sono andata dai turisti e ho detto in inglese che è vietato con questo caldo fare il giro in carrozza. Il vetturino poco dopo, appena mi ha riconosciuto, ha tentato di aggredirmi. Ho chiamato la polizia municipale e denunciato tutto».

Nello svolgimento dei fatti, pare che la volontaria animalista stesse seguendo una delle carrozze in servizio a Palermo, sottoposte quindi all’ordinanza Lagalla, per verificarne il rispetto che impone il divieto di circolazione in una data fascia oraria in presenza di temperature sopra i 37 gradi.

Nell’orario in cui è stata ‘pizzicata’ in giro la carrozza, tra la zona tribunale e altre vie del centro storico, si sfioravano i 40 gradi. Quindi per lo gnuri c’era l’obbligo di fermo dell’animale. Ed invece l’uomo era in piena attività, pronto a ‘imbarcare’ con alcuni turisti.

L’animalista è intervenuta e immediatamente la questione si è fatta fisica e personale tra lo gnuri e lei. Lo gnuri è sceso dalla carrozza, si è diretto verso l’auto della donna e ha iniziato a prendere a calci il mezzo, tentando di aprire il finestrino. L’aggressione si è conclusa a ‘colpi di sputo’ da parte dell’uomo. E con la denuncia della donna.

Ora rimane una domanda: ma una volontaria animalista, di fatto una privata cittadina (coraggiosa) è davvero l’ultima frontiera per il rispetto di un’ordinanza già estremamente carente in una capitale mondiale del turismo qual è Palermo?