Il modo peggiore per iniziare

Dalla Valsusa alla Valsugana, due episodi che dimostrano, se ce ne fosse bisogno, quanto i botti siano deleteri e inutili per iniziare l’anno nuovo

Bologna, 2 gennaio 2024 – Ogni anno, con l’avvicinarsi di Capodanno, ricorre la necessità di tornare sul tema dell’inopportunità dei fuochi d’artificio e dei botti, inutili per iniziare bene l’anno, Festeggiamenti che, letteralmente, si bruciano un pochi minuti ma che negli animali possono lasciare traumi indelebili. Quando va bene… In alcuni casi possono addirittura cagionarne la morte.

E ci duole iniziare il 2024 con la consapevolezza che i nostri avvertimenti anche quest’anno non sono stati abbastanza ascoltati. Da una accorata lettera apparsa su Valsusa Oggi, apprendiamo che ancora una volta un cavallo è stato vittima di questa desueta usanza che si ostina a non tenere conto delle necessità dei nostri animi a quattro gambe.

A scriverla è Carolina – alla quale va tutta la nostra solidarietà – che racconta con grande lucidità la cronaca di una serata che non dimenticherà facilmente, neanche tra tanti capodanni.

Vorrei condividere con voi la tragica sorte del nostro maestoso Tornado, poiché glielo dobbiamo per il cavallo che era e per quel che ci ha regalato in questi numerosi anni vissuti con noi. Tornado, cavallo irlandese di 22 anni, tragicamente scomparso la notte del primo gennaio del 2024 per la follia dei botti e fuochi d’artificio sparati a Buttigliera Alta dove il regolamento lo vietava.

Ci trovavamo a casa come ogni anno, la sera della Vigilia di Capodanno , per recare protezione e sostegno ai nostri animali. Alle ore 23.30 iniziavano a sentirsi sempre più frequenti i botti, i nostri cavalli erano nel loro paddock, cominciando ad agitarsi e spaventarsi. A mezzanotte sembrava di essere in guerra da quello che i botti producevano. Poco dopo le ore 24, nonostante i tentativi di calmare i nostri cavalli, Tornado il Principe, perché solo così si può chiamare un cavallo così di cuore, si è imbizzarrito per i fuochi procurandosi una frattura scomposta dell’arto sinistro anteriore.

Immediatamente il soccorso dei medici veterinari, che con prontezza hanno sedato il cavallo,  ma poi costretti ad abbatterlo in quanto la frattura era molto grave e non curabile. Avvisate le Forze dell’Ordine appuravano che in varie zone del paese erano stati esplosi numerosi fuochi d’artificio e petardi alcuni dei quali non ancora esplosi.

Un caro ringraziamento al Dott. R.F. Per il suo prezioso intervento, evitandogli un’ulteriore agonia. Un tragico incidente, una sofferenza che ci sta devastando, per un cavallo a cui dobbiamo tutto per la sua bontà, la sua gentilezza, la sua capacità di aver insegnato a tantissimi bimbi e di farsi voler bene da tutti. Ciao Tornado. Ci mancheranno i tuoi nitriti pieni d’amore.

Da una valle all’altra, anche in Valsugana il Capodanno di una famiglia che possiede un cavallo non ha potuto essere vissuto al meglio…

Il cavallo, una femmina giovane, atterrita dai petardi, è riuscita a scappare dal recinto e per trovarla si è resa necessaria una ricerca che alla fine ha, per fortuna e con il sollievo di tutti, portato al recupero del povero animale.

In totale, la domanda è una: ne valeva veramente la pena? Chissà se ora del prossimo Capodanno, per finire bene e iniziare meglio, riusciremo a far tesoro di queste terribili esperienze…