Diario di viaggio di un Persano

In sella per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle malattie mentali. Questo lo scopo di un viaggio a cavallo che, al passo di un Persano, da Carditello arriverà fino a Trieste

Bologna, 12 ottobre 2022 – Non è un semplice viaggio a cavallo, anche se basterebbe di per sé a far notizia, data la rarità del quadrupede che ne è protagonista, riferendoci alla razza. È ben di più di un raid a cavallo, per via degli obiettivi che si prefigge: settimana scorsa avevamo dato notizia di questa iniziativa che vede un giovane cavaliere australiano, Sam Adul e il Persano Esso, farsi messaggeri della Fondazione Terzo Pilastro, la quale intende sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle malattie mentali. In quale modo è cosa davvero degna di cronaca.

La Fondazione Terzo Pilastro è una autorevole istituzione che opera nel sociale a sostegno di iniziative emerite e di beneficienza. Ne è presidente il Professor Emanuele Emanuele, il quale ha aderito con entusiasmo alla iniziativa di una appassionata di cavalli con forte inclinazione alla solidarietà, la principessa Philippa Torlonia. Australiana d’origine, moglie di uno degli eredi della storica dinastia papalina e sensibile al tema della solidarietà, in questo caso in favore dei disabili mentali.

L’idea della principessa – tra le altre cose anche appassionata amazzone – è stata quella di un viaggio a cavallo che toccasse, a ogni tappa, una Comunità di cura e assistenza di queste patologie. Comunità ch quasi sempre sorgono in luoghi ameni e fruibili, lontane anni luce dai vecchi manicomi, dunque da “aprire” a familiari e amici dei ricoverati. Trovare lì un cavallo come Esso, toccarlo e coccolarlo è sicuramente terapeutico, non solo per i ricoverati. Traguardo finale del viaggio è Trieste, in quello che fu il primo manicomio del nostro Paese chiuso dalla Legge Basaglia. Per il cavallo da impiegare nell’impresa la principessa Torlonia si è rivolta a un altro principe suo amico, che gli appassionati di cavalli conoscono bene: Alduino Ventimiglia di Monteforte, allevatore e paladino del cavallo Persano, che i suoi avi e altri crearono a partire dal 1741 nella Reggia di Carditello, presso Caserta, su incarico dei Borboni.

Qui serve una piccola digressione: il principe Alduino possiede una quarantina di Persano, esemplari ormai rarissimi: con l’aiuto del Real Sito di Carditello ha insediato proprio lì le fattrici, poi ne ha dati alcuni all’Esercito Italiano, indi una decina li ha piazzati al centro federale dei Pratoni del Vivaro, dove vengono addestrati e avviati all’agonismo con successo, sotto la direzione nientemeno che di Mauro Checcoli. Insomma per un lungo viaggio nulla di più indovinato che la scelta di un Persano: robustezza, resistenza, frugalità e nobiltà di sangue di questi cavalli, che composero la Cavalleria di Gioacchino Murat nella campagna napoleonica in Russia, sono ben note: furono tra i pochissimi cavalli a tornare vivi dalla tremenda ritirata nella neve, grazie alle loro formidabili doti. Ma stimo andando fuori tema: dunque, da dove poteva partire il lungo raid del cow-boy australiano in sella a un cavallo Persano? Niente di meglio che il “Real Sito” di Carditello, che del Persano è la culla. Il viaggio ha preso il via settimana scorsa, come avevamo annunciato, e ora Esso e Sam sono arrivati a Roma, dove si fermeranno qualche giorno. Sono stati accolti con grande entusiasmo e interesse, come vi raccontiamo di seguito.

 

L’arrivo a Roma è avvenuto lunedì 10 ottobre pomeriggio in una Comunità di cura delle malattie mentali vicina all’Ippodromo di Capannelle. Successivamente Sam ed Esso sono entrati in Roma e, affiancati dai Carabinieri a Cavallo messi a disposizione come scorta d’orore dal colonnello comandante del IV Reggimento “Pastrengo”, Francesco Chiaravalloti, sono stati accolti al Campidoglio dall’Assessore al Turismo di Roma Capitale, Alessandro Onorato. Successivamente i riders sono approdati a Villa Carpegna, Municipio XIII di Roma, accolti con tutti gli onori da altre Autorità locali. Martedì 11 ottobre Sam e Esso sono stati accolti al Polo Club Roma da Stefano Giansanti, presidente dello storico sodalizio romano, nel quale si è tenuta una conferenza sugli scopi del viaggio (ha parlato il Prof. Emmanuele Emanuele dell Fondazione Terzo Pilastro), sulla nascita del progetto (principessa Philippa Torlonia), sulla storia del cavallo Persano (principe Alduino Ventimiglia di Monteforte) e infine sul riuscito impiego di questi cavalli ai Pratoni del Vivaro (Ingegner Mauro Checcoli). Oggi pomeriggio, mercoledì 12 ottobre, Sam ed Esso faranno visita al Reggimento Lancieri di Montebello, a Tor di Quinto, accolti dal comandante, il colonnello Gasparo Lucio Barbagiovanni.

C’è un altro incontro, che più importante non si può sulla Terra, ma è stato rimandato a settimana prossima per una serie di disguidi: l’arrivo a Piazza San Pietro, con la scorta dei Carabinieri a Cavallo, per essere ricevuti dal Santo Padre, Papa Francesco e ricevere una benedizione particolare per la riuscita del viaggio e, idealmente, per tutti i disabili sofferenti che questa impresa caritatevole intende aiutare.

 

Testo di Paolo Manili