Dopo la frusta, le scuse non bastano

La federazione equestre americana condanna Kevin Lemke per condotta antisportiva. Troppa forza nell’uso della frusta. La Fei convalida sospensione

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Il fotogramma che condanna Kevin Lemke

Bologna, 31 maggio 2021 – L’uso della frusta è qualcosa a cui gli americani hanno dimostrato di essere particolarmente sensibili. E attenti.

Dai regolamenti dell’ippica, fino ai campi di salto ostacoli, c’è grande attenzione in merito. E più di una volta, la federazione americana, Usef, è intervenuta con misure sanzionatorie abbastanza dure.

Questa volta è toccato a Kevin Lemke, cavaliere di nazionalità tedesca, con base negli States a San Juan Capistrano, California. Durante una competizione nazionale, ha usato la frusta per quattro volte in rapida successione. Più altre due volte dopo il rifiuto di Good Luck, aka Wednesday per l’Usef, davanti a un ostacolo. Totale, sei frustate. Troppe.

La giuria l’aveva immediatamente eliminato per uso eccessivo della frusta e contestualmente gli aveva comminato un cartellino giallo.

«Mi scuso con il concorso, con il cavallo e con il proprietario. Ho accettato il warning del cartellino giallo e un tale incidente non si ripetrà» aveva dichiaro Lemke subito dopo la gara.

Ma nei tempi dei social, non poteva finire tutto lì…

Il video della bruttissima performance del cavaliere aveva fatto immediatamente il giro del web, richiamando l’attenzione di tutti gli addetti ai lavori e di alcune associazioni animaliste.

E la scorsa settimana è arrivata da Usef la sospensione per Lemke, con valore retroattivo, dall’8 febbraio 2021 fino all’8 giugno 2021, accompagnata da una multa di 4mila dollari.

In una nota della Federazione statunitense, si apprende che Lemke si era comunque volontariamente autosospeso già dallo scorso febbraio. E ciò deporrebbe in favore del suo ‘pentimento’. Pur rimanendo ferma l’azione Usef nella condanna di qualsiasi genere di maltrattamento nei confronti degli atleti a quattro gambe

Alla sospensione Usef si è naturalmente associata anche la Fei, che ha bloccato per lo stesso periodo il cavaliere sul proprio database.