Etna: l’International Endurance e tanto di più

Competizioni di endurance, un trekking, temi allevatoriali e una giornata dedicata alla disabilità sulle pendici dell’Etna

L'Etna e l'endurance, un connubio eccellente ©FBarbagallo

Bologna, 28 settembre 2021 – Nella cornice dei crateri dei Monti Rossi, a Nicolosi, sul versante meridionale del Parco dell’Etna, il 23, 24 e 25 settembre si è svolto l’International Etna Endurance Event, organizzata dalla Fise. Al programma agonistico è stato aggiunto, in un’apposita area attrezzata anche di stand gastronomici, un contorno di esibizioni equestri, incontri culturali, battesimo della sella e una rassegna del cavallo Siciliano condotta dall’Aracsi (Associazione Regionale Allevatori del Cavallo Siciliano).

Due momenti di rilievo sono stati il convegno, rivolto agli allevatori, sulle prospettive delle razze di equidi siciliani organizzato dall’Istituto di Incremento Ippico di Catania, e lo svolgimento, nelle stesse giornate di gare sportive, di un lungo trekking a cavallo sul vulcano. È stato organizzato dall’Agriturismo Gorgo del Drago di Godrano (PA), che ha fornito i propri cavalli a 14 cavalieri provenienti dalla provincia di Palermo.

L’endurance all’ombra del vulcano

I tre anelli di gara, hanno utilizzato antichi sentieri in un ambiente naturale straordinario, fra boschi di pino e roverella, distese di ginestra dell’Etna e costellato da antichi crateri e colate laviche.

L’area tecnica di partenza, controlli e arrivo, ospitata all’interno del Centro Equestre Etneo Cas di Nicolosi, è stato il cuore pulsante della parte agonistica, alternando, come sempre avviene, lunghi periodi di tranquilla attesa alla frenetica, ordinata e precisa, “confusione organizzata” che vede impegnati le assistenze ai binomi in gara, i giudici, i cronometristi e i veterinari ad ognuno dei controlli svolti ogni 20 km di gara.

Si sono svolte le seguenti gare con i rispettivi vincitori:

  • CEN A 40 km, vinta da Ahb Keyra, un Psa montato da Antonella Tonzuso.
  • CEN B 80 km, dove ha ottenuto la prima qualifica per il passaggio alle categorie internazionali il Psa True Gold, montato da Adriano di Noto.
  • CEI1 100 km, vinta sul filo di lana da Tornado, Psa e Sanfratellana, montata da Adriano di Noto. Ha vinto anche il “Best Condition” di gara.
  • CEI2 da 120 km, dove ha ottenuto la prima qualifica per il passaggio alle categorie internazionali il Psa ST Armani montato da Francesco Colombo.

Di buon auspicio il buon numero di cavalieri partecipanti alla gara di 20 km per debuttanti agonisti, vinta da Roxana montata da Marcella Argento, e non agonisti, vinta dal Pso Ilaria di Ambelia montata da Alessandra Mari. Si è svolto anche l’Etna Horse raid test, per esordienti, vinto dal Pso Fusto di Ambelia montato da Sofia Pesce.

Queste tre giornate hanno dimostrato appieno come l’Endurance siciliano sia una realtà consolidata, capace di organizzare eventi complessi e ben riusciti come questo. Alla prossima!

 

 “Special endurance race” per cavalieri diversamente abili

All’interno dell’International Etna Endurance Event, venerdì 23 settembre si è svolta una giornata di gara dalle connotazioni inedite: una “Special Endurance Race” rivolta a giovani diversamente abili, con problematiche mentali. La manifestazione, chiamata “Io Resisto”, ha replicato tutte le fasi di una gara di endurance: l’assegnazione dei pettorali, la visita veterinaria preventiva del cavallo prima della partenza, il percorso di circa 1 km con i giovani a cavallo e i loro accompagnatori al loro fianco a piedi, il traguardo, la verifica dei parametri del cavallo e, infine, la premiazione.

©FBarbagallo

 

È stata una manifestazione nella quale non hanno la benché minima importanza le sigle degli sponsor pubblici e privati che l’hanno resa possibile, i nomi degli organizzatori, dei professionisti che hanno entusiasticamente collaborato per rendere “vero” l’evento.

12 storie che toccano il cuore

Contano solo l’eccitazione e la gioia di tutti  e 12 i partecipanti, la mano di Delia che, alla partenza, stringeva quella del papà per lasciargliela, ormai sicura, dopo aver percorso un decina di metri a cavallo. L’urlo trionfante di Carmelo quando ha superato la linea d’arrivo. Le lacrime di gioia e di commozione di Eleonora quando ha ricevuto la sua targa/premio (un ex-aequo per tutti) abbracciando commossa il veterinario che l’ha consegnata (più commosso di lei). La felicità di Mirko e il pugno in alto di Antony. Per essere riusciti a completare il percorso e poi… La soddisfazione dei genitori. Solo alcuni dei tanti momenti salienti della… “gara”.

Per tutti i ragazzi è stato come aver potuto partecipare a una mini para olimpiade e vincere una medaglia d’oro, pur senza l’inno e l’alza bandiera. Solo tutto ciò ha contato.

Tanto quanto lo sarà far sì che questo “esempio perfetto” non rimanga una singola, sporadica, occasione isolata.  E si comprenda appieno, a ogni livello, come lo sport debba essere un diritto universale. Strumento indispensabile affinché ogni giovane possa essere aiutato a sviluppare le proprie capacità. Ottenere delle gratificazioni, qualunque siano le effettive situazioni fisiche e mentali di partenza.

Se mai ce ne fosse ancora bisogno, questa giornata così gratificante per tutti coloro che vi hanno partecipato a qualsiasi titolo, ha dimostrato come il rapporto con il cavallo e l’equitazione possano essere strumenti eccezionali. Per aiutare anche questi ragazzi a sviluppare la propria personalità. A superare quei limiti a loro imposti dal fato. Con un unico fine ultimo, il più importante. Aiutarli a essere in grado, per tutta la vita e in ogni campo, di impegnarsi sempre e comunque al massimo. Aapaci di gridare orgogliosamente al mondo, come hanno fatto questo venerdì 23 settembre sull’Etna, un fortissimo … “Io esisto! Io resisto!”