Scicli e Donnalucata: cavalli tra i fiori

A Scicli, nel ragusano, la Cavalcata di San Giuseppe si avvia a un gran ritorno con l’anteprima di questo weekend nel borgo marinaro di Donnalucata. Attese oltre 14 bardature e 40 cavalli

©FeliceGarofalo

Bologna, 10 marzo 2023 – Dopo tre anni di stop imposti per contenere la diffusione pandemica, l’entusiasmo che circonda la festa tradizionale di Scicli si è fatta praticamente incontenibile. La Cavalcata di San Giuseppe, la festa delle bardature di violaciocca e dei cavalli sta letteralmente pervadendo il calendario. E se da un lato esiste una programmazione che ne vede lo svolgimento nel cuore della famosa città ragusana che ha ospitato l’ufficio del Commissario Montalbano dal 17 al 19, già questo fine settimane sono previste manifestazioni folkloristiche.

Il programma di Scicli

 

Secondo quanto annunciato dagli organizzatori, quest’anno ci saranno ben 40 cavalli partecipanti. 14 bardature sfileranno sul ‘red carpet’ della perla del barocco, ovvero le vie del centro di Scicli, nella tre giorni che dal 17 marzo, venerdì, porterà al 19 marzo, domenica. A dinostrazione della voglia di tutti di tornare alla convivialità e alle feste delle proprie radici, quest’anno la celebrazione di Scicli durerà un giorno in più, grazie all’apertura del venerdì.

 

A un passo dal mare

Ma la Cavalcata di San Giuseppe non è solo Scicli… Nella settimana precedente, quindi questo weekend, le straodinarie bardature e i cavalli sfileranno nel borgo marinaro di Donnalucata. Un ‘assaggio’ di Cavalcata che, per come si è evoluta e per il calore dei partecipanti, ha poco da invidiare alla ‘sorella maggiore’ sciclitana.

 

Il programma di Donnalucata

 

Secondo un’antica tradizione, i cavalli che partecipano alla Cavalcata – orgoglio incommensurabile dei loro proprietari in una città che esibisce più di una vena equestre – sfilano con bardature composte da fiori che, finemente intrecciati e supportati da un telaio, vanno a comporre un vero e proprio quadro. Raffigurazioni sacre richiamano la ‘fuga  in Egitto’ e vengono realizzate da gruppi di appassionati, moderni eredi della tradizione identitaria assimilabile a quella delle ‘corporazioni’, che mirano a conquistare il titolo cittadino. Un vero punto d’orgoglio fino alla disputa della Cavalcata dell’anno successivo.