Ippica e Covid-19: ecco la situazione

L'ingresso chiuso dell'ippodromo di Milano. Come ogni altra attivitˆ ludica anche le corse dei cavalli sono state sospese per contrastare la diffusione del Coronavirus. Milano 15 Marzo 2020. ANSA / MATTEO BAZZI

Bologna, 17 marzo 2020 – La pandemia del Covid-19 e le misure per contenerla stanno cambiando il ritmo delle nostre vite da diverse settimane. Anche il mondo dell’ippica, sia pure a diverse velocità, si sta adeguando all’emergenza sanitaria a volte fermandosi, a volte chiudendo semplicemente le porte degli ippodromi. Andiamo a vedere quella che adesso è la situazione nel mondo.

I primi a limitare l’accesso al pubblico negli ippodromi quando ancora il Covid-19 non era protagonista principale della nostra quotidianità è stato Hong Kong. A seguire il nostro paese che prima ha chiuso le porte dei convegni e, poi il 10 marzo ha dato lo stop alle attività.
Quelli che hanno bloccato completamente le corse sono la Danimarca, il Belgio, l’Olanda, la Norvegia, la Francia e oggi si è aggiunta anche la Gran Bretagna dove le immagini delle tribune piene del Cheltenham della scorsa settimana avevano scatenato non poche polemiche. La prima a decidere è stata la Danimarca seguita poi dagli altri. In Austria si è tenuto un convegno domenica scorsa ma sono state annullate le riunioni di Vienna del 22 e de 29 marzo.
In Germania nonostante molte giornate siano state annullate con l’aumento di contagi non è ancora arrivato uno stop univoco alle attività tanto che domenica è stata annullata Berlino mentre a Monaco di Baviera le corse si sono svolte regolarmente.
In Svezia al momento si corre a porte chiuse: sono ammesse nell’ippodromo 500 persone compresi allenatori e personale di scuderia, chiusi i punti ristoro e gli spogliatoi. Politica simile adottata in Finlandia dove però sono ammessi anche due proprietari per cavallo fino ad esaurimento posti e il direttore sportivo dell’ippodromo di Helsinki ha dichiarato che il Finlandia Ajo in programma il 10 maggio sarà o annullato o comunque rinviato a giorni migliori. Nella lista dei paesi che hanno chiuso al pubblico gli ippodromi ci sono anche Scozia e Irlanda.
Negli Stati Uniti la situazione muta velocemente visto che ognuno dei 50 stati membri decide le sue regole, al momento le attività sono sospese in Arizona, Maryland, al Meadowlands e a Philadeplphia.