Bologna, mercoledì 11 giugno 2025 – La Festa di Padova prenderà vita grazie agli sforzi dell’imprenditore Giuseppe Stefanelli, ex campione di basket e grande sportivo che ha investito moltissimo per riportare l’ippodromo Breda, il più antico d’Italia, ai fasti di un tempo. Scegliere la data del Santo Patrono rende l’evento unico e di grande attrattiva per appassionati, famiglie e giovani che potranno trascorrere una serata di divertimento. Stefanelli vuole celebrare Padova con il Gran Premio intitolato a Ivone Grassetto, insieme a Breda una figura storica per questo ippodromo.
L’ingegner Grassetto è stato un industriale padovano con una grande passione per il trotto, titolare della scuderia Sandra, che ebbe tra suoi cavalli dei campioni del calibro di Quick Song, Newstar, Bordo, Mikori di Jesolo e Icare IV. Il suo sogno era avere un impianto di alto rilievo tecnico per valorizzare il trotto italiano che dopo gli anni ’50 stava diventando molto competitivo, e per questo il primo maggio 1962 inaugurò il nuovo ippodromo di Padova, ristrutturando l’anello del Ponte di Brenta.
Il progetto non è stato facile, ma non aveva alternative, poiché la costruzione di un nuovo impianto avrebbe voluto significare una frattura troppo netta con la tradizione e le qualità comunque indiscusse della pista originale di Padova. Fu proprio lì che nel 1948 Mistero stabilì il record italiano di 1.18.8, e fu sempre in quell’anello che Fiames nel ’54 divenne primatista dei tre anni con 1.19.2, infine Guiglia nel 1960 realizzò la miglior prestazione per una trottatrice italiana dell’epoca stabilendo il record d’Europa di 1.16.7. Evidentemente c’era, e c’è, troppa storia per poter voltar pagina, una storia che iniziò nel 1901 grazie all’industriale e allevatore Vincenzo Stefano Breda, primo importatore di trottatori dagli Stati Uniti, tra cui la leggenda: Elwood Medium.
Proprio in onore di Breda, Grassetto nella giornata inaugurale fece issare la bandiera della scuderia Breda e chiamò il Gran Premio “Le Padovanelle”, celebrando l’antico, pesante e finemente intarsiato veicolo da corsa che darà poi il nome alla società che gestirà l’ippodromo. Grassetto fu ripagato con l’immensa gioia di vedere il suo sauro Tornese, che era il “manifesto” dell’ippica italiana, dominare la corsa contro il rivale Crevalcore, l’americano Quick Song ed Elise Hanover che aveva in tribuna il proprietario conte Orsi Mangelli.
Il Gran Premio vedrà impegnati 10 cavalli in una corsa molto aperta con Dimitri Ferm e Dali Prav che sfrutteranno i migliori numeri. si corre poi il Trofeo delle Regioni con la sfida tra i gentlemen veneti, interessante confronto nel Memorial Lorenzo Talpo con la presenza di Bengurion Jet e Alessandro Gocciadoro, infine il Festa di Padova, Corsa delle Stelle, con l’amatore Aurelio Caputo che cercherà di ripetere il recente successo sulla pista.
La serata sarà arricchita da tanta animazione, spettacoli e scuola pony, la musica dell’Alberto Forzan Trio, Casa Barozzi, Max il Folparo, Hype Brewing e la scuola triveneta dei cani guida. In primo piano ci sarà la bellezza di Miss Padovanelle Claudia Cavaliere, qui eletta ad aprile dal pubblico dell’ippodromo, e per il sociale i partecipanti alla Corsa delle Stelle aiuteranno l’Onlus Città della Speranza, che opera nel campo delle malattie pediatriche.