Il Secchia esonda a Campogalliano, morti cavalli e altri animali dell’agriturismo La Falda

A Modena situazione critica per il fiume Secchia che ha raggiunto il livello di guardia estremo ed è esondato nelle zone golenali attorno a Campogalliano: cinque persone messe in salvo dai pompieri  in un agriturismo, annegati però tutti i loro animali tra cui cavalli e pony

Modena, 12 dicembre 2017 – Cinque persone salvate dalle acque del fiume Secchia grazie all’intervento dei pompieri in un agriturismo a Campogalliano ma cavalli, pony, maiali, cani, gatti, conigli, cavie e altri animali da cortile della fattoria didattica La Falda sono annegati stamattina, quando la piena ha invaso l’area nella quale si trova l’attività agricola.

La mansione prevalente di questi cavalli e degli altri loro colleghi con la coda era farsi coccolare: torme di bambini delle scuole modenesi invadevano regolarmente La Falda per scoprire il contatto con gli animali in mezzo ad una natura che per la maggior parte della vita, anche in chi la conosce bene, non ha lasciato altri ricordi che quelli di una bonaria serenità.

Perché La Falda è a pochi metri dalle casse d’espansione di Campogalliano, create negli anni ’70 proprio per fare da valvola di sfogo alle piene di un fiume che risente con troppa vivacità degli accadimenti metereologici, venendo giù come il Secchia dagli Appennini; e questa zona è da sempre una delle mete preferita per chi, tra modenesi ed emiliani limitrofi, ama le passeggiate a cavallo.

Un posto normalmente tranquillo, devastato silenziosamente da una entità implacabile che a volte si riprende spazi invasi da noi umani e non ha lasciato il tempo di mettere in salvo anche gli animali della fattoria: tra loro probabilmente c’era anche Kharina, una arzilla signora di 27 annni anni con la criniera  e sangue arabo nelle vene, che in gioventù con la sua proprietaria aveva macinato parecchi chilometri su e giù per le ippovie italiane (magari ancora da definire come tali) facendo da guida anche a butteri e Maremmani su suolo emiliano, solo per accennare ad una delle tante avventure che questa bella cavalla ha condiviso con la sua amazzone.

Vedere distrutta la propria casa, il lavoro di anni è terribile: ma sapere che un’amica come Kharina è morta annegata in questa mattina gelida senza un grido, senza un lamento e senza capire il perché, assieme ad altri amici che non parlavano ma erano comunque parte della tua vita è molto peggio.

Qui un approfondimento.