Ascot: due prime e un’ultima

La prima edizione senza Elisabetta II. La prima con Carlo III e Camilla. L’ultima per Frankie Dettori. La kermesse di Royal Ascot oltre la performance sportiva…

Bologna, 21 giugno 2023 – Per i cultori dell’ippica Ascot è un must da almeno una volta nella vita. Per chi ama i cavalli è sicuramente un evento che non dovrebbe mancare. Anche per i cultori del vivere ‘equestrian style’ e per gli attenti osservatori del costume sociale merita sicuramente una visita.

Dress-code rigoroso, la solita cornice di cappellini colorati, look stravaganti ed eccentricità caratterizzano soprattutto la prima giornata di Ascot (ieri), ma il sapore di questo evento di caratura mondiale rimane integro lungo tutti i suoi quattro giorni di durata. La tradizionale riunione di galoppo per reali e celebrità non delude mai.

Quella 2023 è la prima edizione dopo la morte della regina Elisabetta, famosa per la sua passione infinita per i Purosangue e le corse dei cavalli. Ed è quindi la prima in cui a inaugurare la quattro giorni di gare, accompagnato dalla regina Camilla, è stato re Carlo III, al suo debutto ufficiale da nuovo monarca in quello che viene considerato l’appuntamento più glamour dell’aristocrazia britannica.

Una presenza giustificata quella di Carlo – reduce dalla parata del Trooping the Colour – anche in virtù dell’omaggio che Ascot ha voluto tributare alla sovrana scomparsa. A Elisabetta II è stata infatti dedicata non solo una delle corse in programma, ma anche un’ampia mostra fotografica che ripercorre le 24 vittorie collezionate dai suoi cavalli nel corso dei 70 anni di regno.

E dopo queste due ‘prime’ di casa Windsor, arriva anche un’ultima targata Dettori.

Frankie, il leggendario fantino che a 52 anni ha annunciato il ritiro a fine anno è alla sua ultima Ascot. 78 volte vincitore sulla pista, proprio ad Ascot Dettori ha compiuto una delle imprese più strepitose della sua carriera. Nel 1996 riuscì a vincere, in una sola giornata, tutte sette le gare a cui aveva preso parte.

 

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