Cavalli Maremmani: ecco perché piacciono, Luca!

Luca Merelli ha chiesto agli amici del gruppo Cavallo Maremmano Tradizionale perché hanno scelto proprio quel cavallo: ecco qualche risposta

Luca Merelli e alcuni amici sul set di MaremmaDakar 2019 per Africa Eco Race, dal suo profilo Facebook
Bologna, 1 febbraio 2023 – A parlare di cavalli con gli amici saltano sempre fuori cose interessanti.

E Luca Merelli, grande appassionato di cavalli Maremmani e di monta tradizionale, chiacchierando con un’amica si è chiesto – e ha chiesto agli altri suoi amici: perché vi piacciono i cavalli Maremmani?

Una domanda di quelle che prevede dieci, cento, mille risposte.

O forse solo una, la stessa declinata secondo la sensibilità e la personalità di ognuno di quelli che l’ha data.

Decidete voi quale è la giusta interpretazione leggendo dalle sue parole come gli è venuta questa curiosità, e quali sono le ragioni di una scelta così profonda come è sempre quella del cavallo con cui divideremo tanta parte della nostra vita.

Luca, come è arrivata la voglia di indagare questo argomento?

“Spesso le persone mi chiedono se vale la pena prendere un Cavallo Maremmano ed io ogni volta dico: meglio di no, altrimenti non cambierai mai più. Parlando con una amica, a cui ho risposto allo stesso modo, è venuta fuori questa domanda che non è banale. Una semplice domanda, e io ho sorriso tra me e me. Avrei avuto decine di risposte, ma ho pensato anche che risposte avrebbero dato altri. Allora ho girato l’interrogativo agli amici del gruppo Facebook ‘Cavallo maremmano tradizionale’: quelle che seguono sono alcune delle risposte”.

Ally Defendenti

“Fu fra i miei primi cavalli da scuola e in assoluto il primo cavallo che mi ha insegnato a stare al mondo, non solamente sulla sua schiena. Ho preso tante di quelle doppiette che se non imparavo al volo a tirar fuori le palle sarei finita in un barattolo prima dei diciott’anni”.

Luca Merelli

“Sono nato e vissuto in Maremma, a parte la parentesi universitaria a Firenze, e mi identifico perfettamente nel maremmano (umano) per come lo si intende nell’immaginario collettivo (nel bene e nel male). Credo che il cavallo Maremmano sia caratterialmente molto affine ai maremmani umani. Difficilissimo riuscire ad entrarci in sintonia perché scontroso, poco incline alle smancerie. Ma una volta rotta la scorza dura, se si riesce stringere con lui un rapporto è un amico per la vita. Lo scoglio su cui aggrapparsi nei momenti di pericolo. Una macchina da guerra sotto sole, pioggia, vento e neve, su tutti i tipi di terreno che vada dalle sassicaie, alle fangaie fino all’acquitrino”.

Riccardo Berzano

“Io  allevo cavalli Maremmani fuori della Maremma da trent’anni e il carattere di questi cavalli non è per tutti, esigono rispetto e competenza. Ma una volta che si entra in sintonia sono molto, MOLTO più di un cane fedele e danno soddisfazioni enormi…”

Alessia Sestini

“Vedo nel loro sguardo la verità: se lo ascolti e sei in grado di capirlo ti dice tutto”

Monica Zerbini

“Cavallo versatile (per quello che piace fare a me) ed esteticamente incontra in pieno i miei gusti. È un cavallo padronale che sa riconoscere il proprio cavaliere, e per questo non è per tutti. Non è uno “Yes-horse”, ma devi trovare la chiave per leggerlo e farti accettare”.

Elisa Montecchi

“Perché sono cavalli versatili, ci puoi fare di tutto, dai trekking più impervi, al dressage, ostacoli, lavoro col bestiame, bellissimi e di carattere. Sinceramente non trovo un’altra razza così completa. Oltre che estremamente resistenti”.

Walter Rubeo

“Perché quando da ragazzini si giocava a indiani e cow-boy, io stavo sempre coi pellerossa!”

 

Adelio Terziotti

“Il Maremmano è un cavallo che ti dà tutto se stesso dalla resistenza alla forza fisica, alla costanza. Il maremmano non è per tutti, ma solo per chi decide lui. Non è il cavallo per fare il figo, ma il cavallo per lavorare in vari settori. Ha i suoi difetti come tutti i cavalli, ma ha anche moltissimi pregi che altri cavalli non hanno. Con questi cavalli bisogna creare una simbiosi che dura per tutta la vita. Sono cavalli con una robustezza impressionante, ma allo stesso tempo sono fragili più di quanto possiamo immaginare se chi li lavora fa un lavoro sbagliato. Chi ha un Maremmano non lo cambierà mai con qualsiasi altra razza, perché un Maremmano è per sempre. Ci sarebbero moltissime cose da dire sui maremmani e non sto a elencarli tutti. Tengo a precisare che questo è solo il mio pensiero personale, e visto che sono un principiante nel settore dell’equitazione e come primo cavallo ho scelto una Maremmana con un carattere molto forte, che non era facile gestire oggi ne sono fiero di questa cavalla e della razza in sé. Anche se tornerei un passo indietro con la genetica, perché sono stati migliorati forse un po’ troppo e abbiamo un po’ perso il Maremmano puro. Poi se sono stati fatti questi miglioramenti ci saranno stati i giusti motivi però a mio parere il tradizionale non è da mettere da parte”.

Roberto Rosati

“Senza fare tanti girigogoli o romanticismi, l’ho scelto perché sono toscano e questa razza è un’eccellenza italiana fatta di resistenza alle malattie, duttilità e attitudine al lavoro; e la selezione fatta in passato ha dato ad oggi soggetti eccellenti sulle caratteristiche sopra elencate tanto da farne l’unica razza equina italiana da lavoro sul bestiame”.

Pamela Interlandi

“Ho scelto il Maremmano perché per me è Italia. Cercavo un cavallo robusto e frugale (non un fighetto). Una cavalla per più di metà di sangue Maremmano, che ebbi anni fa, mi fece innamorare di questa razza. Non lasciava nulla di scontato, di conquistato: ogni giorno era da riconquistare. Lì decisi che un giorno avrei cercato un Maremmano come compagno. Ti mette alla prova sempre per capire se può donare tutto se stesso, ma poi quando decide è sincero. Non si vende per una carezza o una moina. È un cavallo che ti parla molto, se lo sai ascoltare, sia nel bene che nel male. Non si piega e non si spezza al volere umano. È un nobile d’animo con occhio sincero in cui vedi la profondità di questa razza”.

Roberto Haab

“Siccome monto a cavallo in Italia mi è sembrato giusto scegliere il mio nuovo bucefalo (2015) tra le razze nazionali. Molto soddisfatto. Forte, bella, non fa scherzi da prete”.

Cretaro Fabrizio

“Perché mi piacciono i maremmani? Sarebbe troppo lungo da spiegare. Li amo in ogni loro gesto, ad esempio stamattina il termometro segnava -3, loro in lontananza già riconoscono la macchina e appena arrivi sgroppate di gioia come fosse primavera. Questo è il Maremmano”.

Massimiliano Cardinali

“Noi italiani dobbiamo imparare che di fatto di cavalli, sia per tradizione che per  la storia non abbiamo da imparare da nessuno”.

Elena Righi

“Perché ti danno il cuore: sono instancabili, sicuri se li conquisti sono la parte migliore di noi stessi. E perché un Maremmano è per sempre”.

Bernardino Lattanzi

“Perché mi piace…non so dirti il motivo, mi piace, punto. Come ti piace una donna, perché? O magari perché fa parte della nostra cultura, di quello che eravamo e di quello che siamo”.

Giampiero Pedace

“Ho conosciuto mia moglie, figlia di transumanti pastori con cavalli Maremmani, e mi sono innamorato della cultura contadina e delle due cavalle Pomposina e Morella. Sono cresciuto con loro, mi aspettavano per andare in passeggiata, per farsi lavare, strigliare. Ricordo con affetto le nascite dei puledri, i primi contatti con i miei figli, sempre delicati e rispettosi. Sono passati 30 anni, non posso che ringraziare questa bellissima razza da lavoro”.

Silvia Loprieno

“Perché il Maremmano esprime nel fisico e nel carattere la storia di una razza forgiata da una terra inclemente. E’ figlio di forze primordiali e come l’uomo, il cane pastore, e il segugio è sopravvissuto a una selezione durissima fatta dalla Natura. È vero, ha un carattere: ma se ti dice di sì puoi attraversare il fuoco dell’Inferno e uscirne vivo. Nulla è come un cavallo e nulla è come un Maremmano! Io non sono nata in Maremma, ma sono certa di averci vissuto in un’altra vita, e quando in questa vita ho incontrato i Maremmani ho capito subito che per me non ci sarebbe stata altra cavalcatura. E quando morirò voglio passare ‘Il Ponte’ in sella al mio stallone Vandalo di San Giuliano, che mi attende oltre il Fiume”.

Paolo Settimelli

“Perché è naturale: sono figlio e nipote di maremmani, con il nonno paterno buttero e fattore. Perché ho apprezzato la forza e la generosità di questa razza accanto a grandi maestri, e poi quando ne ho provate altre mi sembravano ronzini”.

Mariella Conte

“Perché quello che ti da un Maremmano non te lo da nessun altro cavallo: amore indiscutibile ed ineguagliabile, VITA per me”.

Angie Cucchi

“Perché mi ci è voluto ‘solo’ un anno per passare da un cavallo traumatizzato e che scappava via alla vista di chiunque a questo: super diffidente e scontroso, super-ombroso, super-testardo, ma che ha accettato di riporre la sua fiducia in me e mi sta dando l’anima. Un vero insegnamento di vita”.

Qui il sito della Anam, Associazione Nazionale Allevatori cavallo razza Maremmana