La Befana: tutto quello che non vi dicono su di lei

Il soffitto di cristallo non lo sfondi nemmeno con la scopa: vedi alla voce Befana, sempre messa in ombra da quei maschiacci di Babbo Natale e dei Re Magi

Una amazzone guida il cavallo che traina uno sciatore al tradizionale Kumoterska Gonba' che si tiene vicino a Zakopane, sui monti Tatra polacchi - Photo EPA/GRZEGORZ MOMOT
Bologna, 5 gennaio 2022 – Basta con questa mala informazione, è ora di fare piazza pulita di fake news e leggende metropolitane.

Per dire, la Befana: è dai tempi dei Celti che viene sempre bistrattata.

Sempre costretta a lasciare spazio e visibilità ai soliti uomini, proprio vero che il soffitto di cristallo non lo sfondi nemmeno con la scopa.

E prima Mitra, poi Babbo Natale…sempre qualcuno che ti ruba la scena solo perché sono maschietti, sì anche i Re Magi perdindirindina.

Che anche se venivano dall’Oriente mica sono diversi dagli altri, anzi: subito a fare gli splendidoni con oro, incenso e mirra.

Eppure  solo una cinquantina d’anni fa (ieri per chi ha tempi mitici) era la Befana a portare i regali, mica quel trippone vestito di rosso pagato da una nota ditta di bibite gassate.

E dire che eravamo partiti bene: ai bei tempi (paganesimo e giù di lì) era opinione comune che anziane signore volanti, spettinatine e non conformi ai canoni di bellezza delle Miss Chissacosa fossero propiziatrici della fertilità.

Adesso col cavolo, neanche un selfie ti puoi fare senza cambiarti i connotati almeno con i filtri: quelli dei cellulari, ovviamente, che fotoscippano (sic) la tua vera faccia.

Va beh, che ci volete fare: tanto ci siamo abituate noi Befane.

Bistrattate, messe nell’angolino, prese in giro e canzonate: ma poi la calzetta l’appendete sempre, birichini.

E noi sempre ve la riempiamo: che dite, meritate le caramelle o il carbone quest’anno?

Lo domanderemo ai vostri cavalli: loro sanno sempre la verità.