Si è concluso oggi lo stage di due giornate che Rodrigo Pessoa ha tenuto presso gli impianti della Società Ippica Romana. Un evento che ha riunito due eccellenze: il fuoriclasse brasiliano è uno dei campioni che hanno segnato in modo indelebile la storia del salto ostacoli mondiale, proprio come la Farnesina nell’aver dato i natali a personaggi del calibro dei due fratelli d’Inzeo e di Graziano Mancinelli (e non solo loro).
Ma se il passato è importante, il presente e il futuro lo sono ancor di più: proprio per questo Pierluca Impronta – presidente di una Società Ippica Romana che proprio lui ha ricostruito completamente da cima a fondo dopo che le strutture nate nel 1934 stavano letteralmente cadendo a pezzi – ha voluto offrire a giovani tra amazzoni e cavalieri l’opportunità di vivere un’esperienza tecnica e formativa così importante.
L’importanza dell’evento ovviamente ha richiamato un ampio gruppo di frequentatori divisi in due gruppi, il primo di medio livello, il secondo composto da atleti che hanno già vissuto esperienze agonistiche abbastanza importanti. E naturalmente sono intervenuti anche i vertici istituzionali: il presidente della Fise, Marco Di Paola, e il presidente del comitato regionale della Fise, Carlo Nepi.
«Voglio ringraziare tantissimo Rodrigo Pessoa», ha detto Luca Marziani, direttore sportivo della Sir nonché cavaliere azzurro di massimo livello, «perché queste due giornate sono state importanti da un punto di vista tecnico, e non avrebbe potuto essere altrimenti, ma lo sono state altrettanto se non addirittura di più da un punto di vista direi emotivo e umano. Rodrigo ci ha parlato di valori importanti come umiltà, costanza, passione, rispetto… da coltivare ricordando sempre che tutti noi questo sport lo facciamo prima di tutto per la gioia di poter condividere la nostra vita con i cavalli».
Rodrigo Pessoa ha concluso le due giornate di stage alla Farnesina, ma non lascia Roma: da giovedì sarà infatti in campo in qualità di atleta in Piazza di Siena, un’occasione imperdibile per poter ammirare la sua stupenda equitazione in uno dei concorsi ippici internazionali più importanti del mondo.