San Martino, che sotto il suo mantello protegge anche i cavalieri

Una bella figura quindi, questo San Martino: non solo perché era un cavaliere, ma anche perché sapeva essere generoso col suo prossimo

San Martino nell'affresco del Ghirlandaio, all'Oratorio dei Bonomini - da Wiki Commons
Bologna, 11 novembre 2020 – Oggi è il giorno dedicato a un santo cavaliere molto caro alla nostra tradizione.

E’ San Martino di Tours: era un cavaliere romano che, in un giro invernale di ronda, incontrò un povero mendicante praticamente nudo e terribilmente infreddolito.

Martino prese il suo mantello di lana e lo tagliò in due, donandole un pezzo al povero mendicante: e qualche notte dopo gli comparve in sogno Gesù, ricoperto con il suo mezzo mantello.

A significare che chi aiuta un povero qualsiasi è come se aiutasse Lui in persona, insomma.

Di qui la credenza gentile dell’Estate di San Martino – quei giorni di novembre che vanno dall’8 all’11 e che sarebbero particolarmente miti proprio per ricordare il gesto di Martino.

Una bella figura quindi, questo Martino non solo perché era un cavaliere, ma anche perché sapeva essere generoso: e di questi tempi c’è n’è tanto bisogno di persone generose e attente alle necessità contingenti del loro prossimo.

Ricordiamocene, dai: poi castagne arrostite e vino novello per tutti!

Qui da Wiki un approfondimento sull’Oratorio dei Buonomini di Firenze: una bella storia.

E qui un altro nostro pezzo su San Giorgio, il più classico dei protettori per gli equitanti di tutto il mondo.