Se ne è andato Francesco Bergo, che amava i cavalli e onorava la vita

Francesco ‘Checco’ Bergo aveva 59 anni e da 13 soffriva di gravi problemi di salute: ma c’era sempre, per tutti, silenzioso e forte

Francesco Bergo, foto di Pasquale Spinelli per Natura a Cavallo
Dolo, 7 gennaio 2022 – Aveva tanti amici, in tanti ambienti diversi: e domani saranno tutti a Sambruson  di Dolo, almeno con il pensiero, per dargli l’ultimo saluto.

Perché Francesco Bergo, Checco per chi lo conosceva, era una persona di pochissime parole ma sempre presente per dare una mano, cucinare per tutti, aprire la sua casa a chi voleva passare un po’ di tempo con lui e la sua famiglia.

Ci parla di lui Mauro Ferrari,  presidente di Natura a Cavallo: Bergo ne faceva parte da tanti anni, anche se ultimamente per motivi di salute non montava più in sella.

“Che forza aveva, era un esempio: silenziosissimo, di quelle persone che non disturbano mai e a momenti non ti accorgi che ci sono.  Ogni anno offriva una cena a tutti noi in casa sua, aveva una cucina da ristorante e si metteva ai fornelli per tutti”.

Da anni lo affliggevano gravi problemi di salute.

“Gli hanno trapianto il cuore, i reni due volte, gli mancava un polmone: poi le metastasi di un tumore lo hanno invaso, quelle alla testa lo hanno fatto soffrire molto negli ultimi tempi. Ma lui c’era sempre, corretto, in divisa e pronto a dare una mano: è venuto in Fieracavalli anche quest’anno, tutte e due le settimane. Ha offerto l’ingresso ai medici che lo curavano, per lui erano diventati amici”.

Amava tanto gli animali tutti, non solo i cavalli.

“Se ce n’era uno da salvare lui e sua moglie Michela con la figlia  non si tiravano mai indietro: una volta un suo cavallo ha pestato un’oca inavvertitamente e le ha spezzato una gamba, lui ha fatto operare l’oca per ridurre la frattura, 1.500 Euro di veterinario. Altri le avrebbero tirato il collo, lui ha fatto tutto il possibile per salvarla. Ha due vacche a casa: ce n’è una che quando lo vedeva gli correva incontro come se fosse un cagnolino. Se c’era qualcuno senza cavallo per un raduno o un trekking lui e la moglie prestavano i loro. Per dieci anni ha vissuto con la morte in faccia: eppure non si lamentava mai, parlava poco ma era di sentimenti unici. ‘Cosa vuoi  farci’ mi ha detto una volta, ‘quel che sarà, sarà’.

Anche l’ultimo Natale il gruppo di Padova di Natura a Cavallo ha fatto lì la festa di Natale, a casa Bergo.

“La seconda volta che gli hanno fatto il trapianto di reni è stato proprio durante una cena di Natale da loro, lo hanno chiamato che era ai fornelli come sempre: ‘Voi state lì e continuate a divertirvi’ ci ha detto nel video che ha mandato mentre lo stavano preparando in ospedale”.

Domani sarete lì a salutarlo per l’ultima volta: non solo gli amici dei cavalli ma anche quelli delle Harley Davidson e le persone che lavoravano per lui.

“Lui era sempre con noi, noi saremo tutti con lui anche domani: con i limiti dovuto al Covid, che per lui è stata la mazzata finale, ma ci saremo. Perché una persona con la sua forza e la sua generosità capita poche volte di incontrarla nella vita, e vogliamo fare qualcosa per ricordarlo, stiamo pensando al come. Checco onorava la vita e tutto quello che la rende bella: la famiglia, gli amici, il lavoro, il mare, gli animali, la natura”.

Verrà sepolto nel cimitero di Paluello di Stra, in un loculo un po’ in alto dal quale si vedono la sua terra, la sua casa e i suoi animali: riposa bene ora, Checco.

Qui la fonte della notizia, da il Gazzettino