Stoccolma: Peder Fredricson e la vittoria perfetta

Oggi dentro uno stadio che trasuda storia e fascino è andato in scena uno dei Gran Premi più emozionanti ed elettrizzanti di sempre del Global Champions Tour: uno spettacolo ad altissima tensione… !

Stoccolma, sabato 15 giugno 2019 – La vittoria perfetta. Celebrata da tutto lo Stadio Olimpico di Stoccolma che canta l’inno nazionale della Svezia: per salutare la formidabile, favolosa, spettacolare vittoria di Peder Fredricson, l’argento olimpico di Rio 2016, il campione d’Europa in carica. Settemila persone che sono rimaste incollate sulle tribune prima per vivere le meravigliose palpitazioni che la gara ha dispensato a profusione, poi per godere insieme al vincitore del piacere della vittoria. La vittoria perfetta, sì: Fredricson su All In ultimo a entrare in campo con in testa alla classifica provvisoria la sua compagna di squadra (insieme argento mondiale a Tryon 2018) e connazionale Malin Baryard su Indiana, che a sua volta si era superata per battere il belga Jos Verlooy su Caracas dando così al pubblico una sferzata di adrenalina stordente. La vittoria perfetta, sì: perché sotto la pressione del risultato di Malin Baryard, Fredricson ha prodotto uno spettacolo magistrale, un percorso che dovrebbe essere utilizzato nelle aule dell’università dell’equitazione mondiale per dimostrare cosa voglia dire scegliere le traiettorie giuste al centimetro, cosa voglia dire guadagnare centesimi di secondo sapendo predisporre il corpo del proprio cavallo nella maniera migliore per esaltarne il galoppo e la capacità di staccarsi da terra nell’equilibrio perfetto nonostante la velocità, cosa voglia dire impostare l’avvicinamento a un ostacolo prima ancora di saltare l’ostacolo precedente, cosa voglia dire vincere oggi le gare più importanti del mondo praticando un’equitazione che deriva direttamente e precisamente dai principi classici e tradizionali rendendoli moderni più di quelli che moderni pretendono di esserlo. La vittoria perfetta, sì: prima volta di una tappa del circuito Global a Stoccolma in uno stadio che trasuda storia e fascino ed emozione, lo stadio in cui si sono disputate le prime Olimpiadi della storia dello sport equestre nel 1912 con il trionfo del francese Jean Cariou e della squadra svedese (ecco!), lo stadio in cui i Giochi dello sport equestre sono ritornati nel 1956 con gli ori di Hans Guenter Winkler e della sua Germania nel duello elettrizzante contro la nostra Italia e i nostri Raimondo e Piero d’Inzeo, e infine lo stadio che nel 1990 ha accolto il Campionato del Mondo di salto ostacoli e di dressage in quella magnifica e indimenticabile prima edizione dei World Equestrian Games con l’inebriante vittoria di Eric Navet e della sua Francia… prima tappa Global a Stoccolma ed ecco il duello pazzesco tra Malin Baryard e Peder Fredricson nel nome della croce gialla su campo blu. Nessuno poteva chiedere di meglio, oggi: non il pubblico svedese, non il comitato organizzatore, non il marchio H&M che sponsorizza sia Malin Baryard sia Peder Fredricson… forse gli avversari, ecco, questo sì…
E tra gli avversari della coppia regina c’è stato anche il nostro fortissimo Lorenzo de Luca, che su Ensor de Litrange si è esibito nel ‘solito’ capolavoro in percorso base, approdando poi in barrage come terzo a partire. Voleva fare un risultato importante, il cavaliere azzurro, ovviamente: e così ha davvero aggredito la distanza tra il primo e secondo ostacolo con l’intenzione di togliere terreno il più possibile eliminando una falcata di galoppo, segno di estrema fiducia nel suo cavallo. Ma Ensor non riusciva tuttavia a coprire l’intera larghezza di quel secondo ostacolo e così arrivava un errore a seguito del quale Lorenzo de Luca poi rallentava sensibilmente sia andatura sia tensione per chiudere quindi al 10° posto. Succede, quando si tenta di conquistare il risultato importante: quello che però più conta è aver visto Ensor saltare magnificamente bene nel percorso base… perché non dimentichiamo che alla fine di agosto ci aspetta un Campionato d’Europa per noi italiani fondamentale… !
Purtroppo Alberto Zorzi non è riuscito a qualificarsi per il Gran Premio: in sella a Cinsey si è ritirato nella prova di qualifica, quella valida come seconda gara della Global Champions League.

LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO
https://www.longinestiming.com/equestrian/2019/longines-global-champions-tour-of-stockholm-stockholm/resultlist_06.html

LA CLASSIFICA DEL GLOBAL CHAMPIONS TOUR 2019
https://results.hippodata.de/2019/1690/docs/lgct_ranking_2019_after_stockholm.pdf

LA CLASSIFICA DELLA TAPPA DI GLOBAL CHAMPIONS LEAGUE
https://results.hippodata.de/2019/1690/docs/60finalresult.pdf

LA CLASSIFICA DELLA GLOBAL CHAMPIONS LEAGUE 2019
https://results.hippodata.de/2019/1690/docs/gcl_ranking_2019_after_stockholm.pdf